Molti amanti della pianta di cannabis avranno sentito parlare dei tricomi. Con un nome tratto dal greco “Tríchōma”, ovvero ‘peli’, questi hanno l’aspetto e la funzione di peli protettori delle nostre cime. Ovviamente, è bene precisare che queste escrescenze non solo solo tipi della pianta di cannabis, bensí la maggior parte delle specie botaniche li possiedono come protezione per i loro fiori. Tuttavia in questo articolo parleremo dei tricomi della pianta di cannabis, della loro funzione e della produzione di cannabinoidi.
Tricomi della canapa
Un tricoma, secondo la definizione botanica, è una ghiandola microscopica a forma di pelo presente nella resina che ricopre le nostre piante di cannabis. Come abbiamo già accennato sono microscopici, pertanto è impossibile vederli ad occhio nudo senza microscopio. I tricomi sono presenti in molte specie botaniche ma nel caso della pianta di marijua, il loro ruolo è fondamentale. Grazie a queste ghiandole si ottiene la produzione di sostanze nutritive e con loro di cannabinoidi, protagonisti degli effetti tipici della marijuana.
Esistono in natura differenti tipi di tricomi, tuttavia quelli della canapa si possono suddividere in due grandi famiglie: tricomi bulbosi e tricomi ghiandolari. La distinzione tra questi due tipi di tricomi avviene a seconda del ruolo rivestito da ciascuno di essi nella vita della pianta e dal loro aspetto al microscopio. Di seguito vedremo le principali differenze.
Tricomi Bulbosi
Questi tipi di tricomi sono tra i più piccoli presenti sulla pianta di cannabis, si stima che la loro dimensione rientri tra i 10 e 15 micron. Questo tipo di tricomi ricoprono l’intera struttura della pianta (cime, foglie e fusto) e la loro grande funzione è quella di proteggere tutte le sue parti da attacchi esterni. I Tricomi bulbosi prendono il nome dalla loro punta hanno bulbosa e quelli che tra loro crescono sui fiori hanno un ruolo fondamentale nella produzione di cannabinoidi. I principali cannabinoidi della tanto amata marijuana; CBD e THC, sono infatti contenuti, in piccole o grandi quantità, all’interno dei tricomi.
Tricomi Ghiandolari
I tricomi ghiandolari hanno una forma più allungata rispetto a quella dei tricomi bulbosi e sono caratterizzati dalla produzione della famosa resina di cannabis. Questa resina è spesso molto densa e appiccicosa, solitamente cresce sui fiori della pianta e la sua quantità cambia a seconda della varietà scelta. Aromi e sapori che caratterizzano molte delle genetiche più famose del mondo cannabico dipendono proprio da questi tricomi che li definiscono a seconda della quantità e la densità della resina generata.
I tricomi e Cannabinoidi
I tricomi svolgono delle funzioni vitali per le nostre piante di cannabis. Dalla protezione di agenti esterni minacciosi alla crescita di cime compatte e resistenti. Allo stesso tempo però, i tricomi regalano anche a noi amanti della pianta di marijuana delle caratteristiche piacevoli e per questo sempre più ricercate. Tra le principali caratteristiche che i tricomi apportano alla cannabis ricordiamo:
- La produzione dei cannabinoidi: ricordiamo che i tricomi producono tetracannabinolo e cannabidiolo, rispettivamente conosciuti come THC e CBD. Sono quindi queste ghiandole le responsabili della formazione dei due componenti famosi per le loro proprietà terapeutiche (antistress e antinfiammatorie).
- Produzione di resina: la produzione di resina è uno delle tante proprietà apportate dai tricomi ghiandolari. Questa caratteristica non è da meno, soprattutto per gli amanti delle estrazioni i quali possono estrarre la resina delle cime per poi successivamente ‘pressarla e ottenere l’hashish. Ovviamente, come già accennato, esistono varietà di cannabis con più tricomi ghiandolari, quindi con più resina, che sono quelle più richieste per le estrazioni.
- Produzioni di sapori e aromi: I tricomi influiscono anche sul profumo e il sapore delle nostre genetiche preferite. Senza queste ghiandole non sarebbe infatti possibile riconoscere la differenza tra una varietà di cannabis e l’altra poiché ogni tipo di pianta ha caratteristiche organolettiche e aromatiche diverse.
- Ci segnalano quando è il momento della raccolta: queste ghiandole infine possono mostrarci attraverso i loro cambi cromatici lo stato evolutivo della nostra pianta. Più avanti andremo a vedere come osservando il colore dei tricomi è possibile riconoscere il momento adatto per raccogliere i nostri fiori.
Come riconoscere la fase della raccolta con i tricomi
Durante tutta la loro vita sulla struttura della pianta, i tricomi passano attraverso varie fasi di transizione che ne cambiano l’aspetto esteriore. Grazie a questi cambiamenti, soprattutto di tipo cromatico, è possibile riconoscere anche lo stato di evoluzione della nostra pianta. È importante sottolineare che a seconda della fase nella quale vengono tagliate le cime ci sarà una presenza maggiore o minore di cannabinoidi. Per questo è bene fare la raccolta al momento opportuno per ottenere la quantità ottimale di CBD e THC, qui di seguito alcune indicazioni per riconoscere le fasi dei tricomi.
Fasi di sviluppo dei tricomi
- Tricomi trasparenti: quando queste ghiandole assumono una consistenza gelatinosa e trasparente vuol dire che la nostra pianta è ancora in fase di fioritura. Stiamo parlando quindi di un momento estremamente immaturo della pianta e di conseguenza la fase dove sarà più sprovvista di cannabinoidi.
- Tricomi biancastri: quando i tricomi assumono questo colore il loro livello di cannabinoidi è senza dubbio alto e con essi anche i livelli dei terpeni (ormoni che ne definiscono l’odore). Tuttavia da qui mancano ancora due fasi per la raccolta ideale.
- Tricomi ambrati: quando i tricomi assumono un colore giallastro vuol dire che la nostra pianta è in fase di fioritura inoltrata. In questo momento i terpeni sono ormai sviluppati e con essi troveremo un alto livello di CBD (cannabidiolo). Tuttavia è importante ricordare che tagliando in questa fase il THC potrebbe essere poì basso, diminuendo così l’effetto psicoattivo delle cime.
- Tricomi misti: finalmente il momento ideale per raccogliere i fiori. In questa fase infatti i tricomi presentano le due sfumature (ambrate e biancastre) ed è proprio questo l’elemento che ci indica che è il momento di raccogliere i nostri fiori. Le cime raccolte dopo questa fase saranno profumate, grandi, resinose e ricche di entrambi i cannabinoidi.
Principali effetti dei tricomi
Infine, vogliamo dedicare uno spazio del post agli effetti dei tricomi o meglio dei cannabinoidi da loro offerti. Ricordiamo infatti che è grazie a queste ghiandole che la nostra pianta di cannabis offre sapori e effetti tipico della sua varietà che è possibile potenziare attraverso una corretta raccolta.
D’altra parte I cannabinoidi prodotti da queste microscopiche ghiandole hanno degli effetti terapeutici unici sul corpo umano, motivo per il quale sono tanto ricercati dai consumatori di cannabis CBD o ‘terapeutica.’ Tra le proprietà benefiche più note troviamo:
- Proprietà antinfiammatorie: i cannabinoidi (soprattutto il CBD) hanno la capacità di generare uno stato di relax fisico e mentale immediato. Per questo prodotti a base di cannabidiolo sono i più selezionati per chi ha disturbi come osteoporosi o altri tipi di malattie che generano dolore fisico.
- Proprietà antistress: grazie alla capacità dei cannabinoidi di stimolare le endorfine (ormoni che gestiscono lo stress), tutti i prodotti a base di CBD possono avere dei potenti effetti anti stress e ansiolitici.
- Propietà antinsonnia: i cannabinoidi sono ormai da anni, insieme ad altri estratti vegetali, una buona alternativa ai farmaci chimici contro l’insonnia. CBD e THC infatti sono un’ottima opzione per combattere l’insonnia o semplicemente migliorare la qualità del sonno.
Microscopi e lenti d’ingrandimento per tricomi di marijuana
La coltivazione della marijuana è un’attività minuziosa che richiede pazienza, precisione e costante osservazione durante le diverse fasi delle piante. A tale scopo, esistono dispositivi professionali come microscopi e lenti d’ingrandimento, utili sia per individuare la presenza di parassiti e funghi, sia per controllare la colorazione dei tricomi al fine di determinare il momento ottimale per il raccolto.

Sia sul web che nei negozi fisici di GB The Green Brand è disponibile un ampio catalogo di questo tipo di strumenti professionali, che garantiscono un’analisi più dettagliata dello stato delle ghiandole di resina. Ad esempio, il microscopio Lumagny 60x-100x con LED è uno strumento di alta precisione che incorpora diodi a LED che migliorano la visione dei tricomi. È anche una buona opzione la lente d’ingrandimento 10X con un semplice modo d’uso o il microscopio USB che consente di scattare foto e video dei fiori.