Sinsemilla è un termine spagnolo che ha origine dalla fusione delle parole spagnole, “senza” e “seme”, pertanto si traduce come “senza semi”. Questo concetto è molto importante nel mondo della cannabis , poiché fa riferimento ai fiori della pianta femmina non impollinati e, pertanto, senza semi. Per saperne di più su questo termine qui di seguito tutto quello che c’è da sapere.
Semi: che significa?
Come già indicato più in alto, questo termine fa riferimento a quei fiori che non possiedono fiori al loro interno. Si tratta di piante femmine non fecondate che non fanno riferimento a nessun ceppo in concreto, sottotipo o posizione geografica.
Si tratta di un dettaglio di grande importanza poiché le piante senza semi sono generalmente più potenti e di maggiore qualità, per questo motivo ha acquisito popolarità tra coltivatori e consumatori.
Perché i “sinsemilla” sono più potenti?
In termini di potenza, i fiori di cannabis “sinsemilla” tendono ad avere una concentrazione più alta di THC, il principale composto psicoattivo di cannabis. L’assenza di semi offre alla pianta la possibilità di canalizzare maggiore energia nella produzione di cannabinoidi e terpeni, questo da come risultato un prodotto finale più ricco e potente. Di conseguenza, la pratica di produrre cannabis senza semi è diventata uno standard nell’industria per coloro che cercano di ottimizzare la qualità e le caratteristiche psicoattive delle sue raccolte.

Molta gente associa i ‘sinsemillas’ a luoghi come Amsterdam o la California. Tuttavia questo metodo di coltivazione non è limitato geograficamente ed è possibile incontrarlo in diverse parti del mondo, essendo anche molto importante in Messico. La tecnica per ottenere “sinsemilla” è universale: separare le piante maschio da quelle femmine per evitare l’impollinazione e produzione di semi di marijuana.
Si tratta di un metodo che ha superato delle frontiere e si è adattato globalmente per coloro che cercano prodotti di cannabis di alta qualità.
Origini storiche e significato
La senza semi è emersa in differenti termini nella storia culturale della cannabis, riflettendo tanto una tecnica agricola specifica come una percezione di qualità nei prodotti della marijuana.
Storia della “sinsemilla”
Si nota uno sviluppo dal punto di vista storico della “sinsemilla” come una rivoluzione nella produzione di marijuana, vincolata direttamente con il sorgere del movimento della cannabis di alta qualità negli anni 70.
Durante questo decennio, agricoltori e produttori si resero conto che le piante di marijuana non pollinizzate producevano cime più grandi e con una concentrazione maggiore di principi psicoattivi, questo la rende più gettonate sul mercato. Questo metodo di coltivazione si espanse velocemente, e la “sinsemilla” inizió a simbolizzare una categoria superiore di cannabis, tanto in contesti ricreativi quanto in quelli medici.
Figure come il fondatore del cartello di Guadalajara Rafael Caro Quintero, ampliarono la conoscenza su questa forma di marijuana, solidificando la sua reputazione nella cultura popolare.
Coltivazione e produzione delle sinsemilla
La coltivazione sinsemilla è una tecnica specializzata nella produzione delle piante di cannabis femmina che non sono state impollinate, questo ha come risultato delle cime con un maggiore concentrato di principi attivi. Per chi sia interessato a questa pratica è necessario che segua i consigli che seguono:
Processo di coltivazione sinsemilla
Il processo inizia con la scelta di semi femminizzati o talee di piante femmine per assicurare l’assenza delle piante maschio, che sono quelle che producono polline. Durante la crescita, le condizioni ambientali necessarie come : la luce, l’umidità e i nutrienti devono essere controllati attentamente con il fine di stimolare la fioritura e evitare stress alle piante.

I coltivatori devono ispezionare regolarmente la coltivazione per prevenire la contaminazione con il polline , poiché questo potrebbe portare ad un raccolto con semi.
Selezione e eliminazione di piante maschio
L’identificazione previa delle piante maschio è cruciale nella coltivazione sinsemilla. Non appena riconosciute è bene eliminarle per evitare l’impollinazione. I coltivatori prestano attenzione ai sessi, poiché le piante femmine sono quelle che producono le cime ricche di cannabinoidi.
La cannabis sinsemilla oggigiorno
La marijuana sinsemilla è la più comune, poiché è molto comune che le persone decidano di coltivare la cannabis per proprio conto. Sebbene, non si può assicurare che si possa evitare la pollinazione quando si coltiva all’esterno , in indoor è semplice evitare che le piante vengano fecondate e sviluppino semi.
Allo stesso tempo, a causa delle restrizioni sulla coltivazione, qualsiasi persona potrebbe produrre erba più leggera e di alta qualità.
Le sinsemilla sono un tipo di cannabis con un alto contenuto di THC , in comparazione con i ceppi che sono stati impollinati e che offrono effetti più potenti.