Qualsiasi amante della pianta di marijuana o coltivatore della pianta, esperto o principiante che sia, sa perfettamente che esistono due tipi di marijuana: sativa e indica. Questi due generi hanno delle caratteristiche che le distinguono enormemente l’uno dalle altre. Qui di seguito andremo a vedere le principali differenze per poterle riconoscere e decidere quella che più fa a caso nostro, per struttura, aroma e tipo di produzione.
Differenze tra Sativa e Indica
Le piante di marijuana sativa e quelle indicate hanno delle origini geografiche molto diverse e questo determina delle caratteristiche morfologiche diverse oltre ad una differente resistenza al clima ed alle temperature. In aggiunta,scegliere una o l’altra varietà quindi può voler dire differenti dimensioni della pianta, tempo di fioritura ed aromi ed effetti. Per questo è bene sapere le caratteristiche di ogni varietà per poter fare una scelta corretta in base alle proprie necessità.
Qui di seguito tutto quello che c’è da sapere su origini, struttura, aromi e alcuni consigli sulle migliori varietà sia indiche che sative.

Origine e storia sativa e indica
Iniziando dalle origini della marijuana indica, sappiamo per certo che sia stata coltivata e distribuita durante secoli nel Nord dell’Asia Centrale. Successivamente, si sviluppò per le valli circostanti in parte naturalmente e in parte per volere dell’uomo. Con il passare del tempo arrivò ad occupare una grande estensione territoriale: Cina, Russia, Kazakistan,Kurdistan e Mongolia, tra i tanti.
D’altra parte invece, la marijuana sativa può essere coltivata generalmente nelle zone equatoriali, come per esempio il sud dell’India e della Tailandia, così come in paesi americani come Messico e Giamaica.
A seconda della zona di apparizione della marijuana e delle sue proprietà, i suoi usi sono stati differenti. Che si trattasse di marijuana sativa o indica questa pianta è stata spesso utilizzata nell’industria tessile, per la produzione di tessuti resistenti a base delle sue fibre e soprattutto nel campo della medicina naturale. Per questo, proprio grazie alla sua utilità i suoi semi sono stati, nel corso dei secoli esportati e piantati in differenti continenti, tra i quali anche l’Europa.
Caratteristiche fisiche: sativa e indica
Come abbiamo già accennato sativa e indica hanno già di per sé delle strutture molto differenti tra loro. In aggiunta, la capacità della pianta di marijuana di adattarsi a differenti climi e coltivazione, ha fatto sì che questa assumesse strutture sempre più differenti attraverso le quali è più semplice distinguere la sativa dall’indica. Qui di seguito le principali caratteristiche per poterle distinguere.

Pianta Indica
Le piante indiche si caratterizzano per la formazione di foglie di colore verde scuro, di grandi dimensioni, spesse e composte fino a 9 pinne di foglie. La sua struttura è molto compatta e frondosa ed è solita sviluppare un tronco spesso e solido. È composta da vari rami, non molto lunghi e la sua altezza massima è di 1,50 m.
Infine, il sistema radicolare delle indiche è molto resistente, forte e solido. Difatti, per quanto riguarda i fiori, forma delle cime di grande volume, densità e resinose. Grazie alla formazione di internodi corti, questi possono formarsi insieme e arrivare a compattarsi creando un bastone centrale denso.
Pianta Sativa
Le piante sative sono facilmente riconoscibili grazie alla loro principale caratteristica fisica: delle foglie di verde chiaro, larghe, fine e chiuse . La sua struttura principale snella, aperta e arieggiata permette alla pianta sativa di resistere anche ai climi più umidi. Questa varietà è solita sviluppare un tronco fino e molto elastico composto da una grande quantità di rami laterali e può arrivare a raggiungere i 2m di altezza con facilità.
Il sistema radicale delle indiche è più resistente, forte e efficiente. Per quanto riguarda i fiori, forma cime di volume grande, molto dense e resinose anche grazie alla lunga distanza internodale con la quale si sviluppa. Tutte queste evidenti caratteristiche rendono possibile il riconoscimento tra sativa e indica.
Tempi di fioritura: Indica e Sativa
Nelle varietà indica il tempo di fioritura è molto corto, da 6-8 settimane. Questo perché si tratta di una varietà originaria da climi rigidi dove l’inverno inizia molto prima delle zone dove invece cresce la sativa. Per questo, le piante devono crescere molto più velocemente per mantenere la specie e fiorire prima dell’arrivo del freddo. Un fattore che si rivela determinante al momento di decidere di piantare una sativa o una indica essendo le indiche più resistenti a condizioni climatiche difficili oltre a fiorire più velocemente.
Le varietà sative hanno un tempo di fioritura più lungo sviluppandosi in zone dove il clima quasi non varia a seconda della stagione. Per questo, essendo delle piante dipendenti l’alternarsi di luce e oscurità, hanno una fioritura lenta e progressiva che può superare le 12 settimane e non resiste tanto a situazioni di stress.

Differenze degli effetti Indica e Sativa
L’effetto che producono entrambe le varietà sono per lo più rilassanti e a tratti energizzanti. Che sia di varietà indica o sativa, la marijuana è una pianta ricca di cannabinoidi, in particolare CBD e THC, quest’ultimo responsabile degli effetti psicoattivi che caratterizzano la pianta. Quello che fa la differenza tra le due è la quantità effettiva di THC o CBD al suo interno che possono rendere i suoi effetti più o meno forti.
Gli effetti prodotti dalle sative, per esempio, sono molto più energizzanti, attivi e cerebrali. Questo perché la quantità di THC e THCV in questo tipo di marijuana è molto elevata, al contrario quella di CBD è quasi nulla. Allo stesso tempo, la sativa è solita presentare dei livelli equilibrati di CBD e THC, ideale per un uso terapeutico contro ansia e insonnia.
Infine, scegliere tra sativa e indica spesso non è semplice, gli effetti di ciascuna sono richiesti nello stesso modo dai consumatori e dai coltivatori. Per questo, come vedremo, nel corso degli anni sono stati ideati degli ibridi per poter godere degli effetti sia dell’una che dell’altra ma in una sola varietà.
Le migliori Indiche
Nel corso degli ultimi decenni grandi banche di semi di marijuana come Sensi Seeds e molti altri, hanno creato dei ceppi di piante indiche nelle quali si concentrano tutte le migliori caratteristiche. Qui di seguito una piccola selezione delle più premiate e conosciute nel mondo cannabico.
Hindu Kush Regular
Una delle piante più conosciute di Sensi Seeds, che proviene direttamente dallo stesso sistema montagnoso Hindu Kush. Questa si sviluppa in una struttura frondosa e compatta, con foglie di colore verde scuro e dense cime posizionate, soprattutto, nel bastone centrale e in vari rami laterali. Il suo effetto è molto fisico e il periodo di fioritura è corto. Il prodotto finale disperde un caratteristico aroma terroso, dolce e legnoso.
Afghani #1 Regular
La Afgani #1 Regular è uno dei mitici ceppi 100% indiche dei quali dispone Sensi Seeds nel suo ampio catalogo. In questo caso, proviene da una selezione dei migliori ceppi provenienti dall’Afghanistan , le quali possiedono delle caratteristiche Indiche molto ricercate come delle foglie grandi e dei fiori compatti dall’aroma dolce e terroso.
Pakistan Chitral Kush
Questa è senza dubbio una delle varietà 100% indica, proveniente dal Chitral, una piccola regione del pakistan del Hindu Kush ed è caratterizzata per la produzione di grappoli di fiori con toni violetti, marroni o rossastri. Inoltre, la Chitral Kush si riconosce per la sua grande resistenza, molto comune in ceppe che si sviluppano nell’Hindu Kush essendo abituate a climi molto aridi e periodi di secca.
Le migliori Sative
Come abbiamo accennato le sative hanno dei tempi di fioritura più lunghi rispetto alle indiche ma, nonostante questo, sono le più ricercate grazie alla quantità e alla qualità dei loro fiori. Qui di seguito le migliori sul mercato da banche di semi come ACE Seeds.
Panama Haze Fem
Il risultato di un lavoro realizzato da ACE Seeds con vari ceppi Panamá Élite F10 x Green x Purple Haze che ha avuto come risultato un ceppo 100% sativo, ma incredibilmente equilibrato. Questo seme è in grado di svilupparsi come una sativa, facendo crescere una grande quantità di rami e un’altezza di 3 metri.
Infine, per quanto riguarda la sua raccolta è necessario avere pazienza e aspettare fino alle 12 o 16 settimane.
Mexican Sativa
Da Sensi Seeds è uno dei ceppi sativi che non sarebbe potuto mancare in questa top 3 di varietà sative. Una delle varietà più richieste dagli amanti di questo tipo di cannabis. In questo caso, non stiamo parlando di un ceppo 100% dativo, poiché è stata utilizzata per offrire un prodotto più commerciale e facile da coltivare da chiunque.
La Mexican Sativa ha una fioritura che può arrivare alle 11 settimane e offre come prodotto finale dei fiori compatti con effetti psicoattivi e energizzanti.
Le migliori varietà ibride
Le caratteristiche delle varietà sative e indiche sono distinte ma spesso molto apprezzate soprattutto se è possibile far incontrare in un solo ceppo i vantaggi dell’una e dell’altra. I migliori breeders si sono uniti con lo scopo di ottenere delle varietà in grado di avere la velocità di fioritura delle indiche ma con una produzione di fiori abbondanti delle sative. Molti di loro ci sono riusciti creando delle varietà che hanno fatto la storia del panorama cannabico.
Black Domina 100% Feminizada
La Black Domina 100% Femminizzata è un esempio fantastico di varietà indica per la sua morfologia, sviluppo, formazione di fiori e effetti rilassanti. Possiede un periodo di fioritura di sole 8 settimane ed è geneticamente preparata per poter sopportare stress idrico o climi avversi. La sua coltivazione è molto semplice ed è possibile ottenere degli ottimi raccolti con un’attenzione minima.
Amnesia 100% Femminizzata
Amnesia 100% Femminizzata è una varietà tra una Haze e una indica afgana. È un’opzione di sativa un pò più facile e veloce da coltivare. È possibile ottenere eccellenti raccolte, grazie al grande processo di selezione e ibridazione che sono stati realizzati su di essa. Si tratta di un seme 80% sativo che ci permette di ottenere una raccolta in sole 10 settimane. Per quanto riguarda i suoi effetti sono abbastanza cerebrali senza nessun tipo di rallentamento fisico.
Conclusioni
Come abbiamo visto le differenze tra la pianta di marijuana sativa e indica si possono considerare davvero notevoli, quello che fa davvero la differenza però è la possibilità oggigiorno di poter godere delle caratteristiche di entrambe un un solo ceppo.
Questo lo dobbiamo a degli attenti processi di ibridazione e selezione delle varietà migliori sative e indica che sono andate sempre a migliorare negli anni.
Infine, è possibile che la formazione di nuove e efficienti varietà ibride con il tempo porterà a eliminare la distinzione netta tra semi sativi e indici re a godere, almeno nel campo della coltivazione, solo di ibridi ricchi di tutte le migliori caratteristiche.