In GB vogliamo conoscere il trattamento riservato in ogni angolo del pianeta alla nostra amata pianta, purtroppo però nella maggior parte delle nazioni si continua a considerare illegale. Abbiamo redatto una lista sempre aggiornata dei Paesi nel mondo in cui la marijuana è legale, sperando che sia utile anche ai fumatori che viaggiano, in modo che sappiano dove possono consumare marijuana all’estero senza incorrere in problemi legali. Speriamo che vi sia utile.
Paesi in cui la marijuana è completamente legale
Uruguay
Questa nazione dell’America Latina è diventata (assieme al Canada) uno dei Paesi con la legislazione più moderna riguardo la regolamentazione della marijuana. Nel 2013 divenne il primo Stato a permetterne la coltivazione riconoscendola legale dal punto di vista ricreativo e terapeutico. Lo Stato ha quindi il compito di controllarne produzione e consumo tenendo sempre in considerazione il piccolo produttore; in questo modo la nazione ha ridotto al minimo la compravendita della sostanza nel mercato nero, diventando un esempio.
Canada
Si tratta di uno dei Paesi con la legislazione più avanzata sul tema ed è stato l’unico membro del G7 ad approvarne l’uso ricreativo. Dal 2001 ne è permesso il consumo medicinale per pazienti affetti da malattie gravi e nel 2016 si migliorò e sviluppò ulteriormente la legislazione sul tema. Nel 2018 venne inoltre approvata una legge federale che contempla l’uso di cannabis a fini ricreativi fino ad un massimo di 30 grammi. Le aziende con un permesso statale possono quindi produrla.
Sudafrica
Nel settembre 2018 il Tribunale Costituzionale dichiarò nulla la legge che proibiva consumo e coltivazione di marijuana a fini personali e privati. Da allora è considerata legale e ha dato l’esempio ad altri Paesi africani come Malawi o Zimbabwe.
Olanda
Una delle regioni con la legislazione più moderna e allo stesso tempo più ambigua. Permette già dagli anni ‘70 il consumo di marijuana in quantitativi limitati nei famosissimi ‘coffeshops”. Un Paese che da sempre lotta per la legalizzazione di questa incredibile pianta ma che ciononostante non ne permette la coltivazione e non sta avanzando nei relativi ambiti, a differenza di altre nazioni.
Paesi in cui è legale la marijuana ad uso medicinale ma non ad uso ricreativo
Nuova Zelanda
Dal 2018 i pazienti in possesso di ricetta possono acquistarla legalmente per malattie che ne richiedano l’uso e per alleviare dolori. Per la fine del 2020 era in programma un referendum volto a legalizzarne l’uso ricreativo, inserito nella votazione per le elezioni generali dell’isola e finalizzato alla creazione di una legge sul consumo: negato ai minori di 20 anni, stabiliva un massimo di possesso, norme per la coltivazione personale ed un programma educativo per illustrare i rischi dati dal consumo.
Australia
Nel 2016 venne approvata una modifica alla Legge del 1967 in materia di stupefacenti per regolare l’uso di marijuana medicinale con controllo da parte delle istituzioni, in ogni Stato federale australiano. Dal settembre del 2019 a Canberra (la capitale) è stata approvata una legge per il consumo di marijuana a scopi ricreativi che entra in conflitto con la normativa statale, la quale ne proibisce l’utilizzo.
Repubblica Ceca
Questa nazione europea approvò nel 2012 una legge per regolare la distribuzione di prodotti derivati dalla marijuana a pazienti affetti da malattie che ne implichino l’uso. Lo Stato ha il compito di gestire coltivazione, acquisto e distribuzione; viene prescritta solitamente a pazienti con Parkinson, sclerosi multipla o cancro. La coltivazione personale è tollerata fino ad un massimo di 5 piante per casa.
Stati Uniti
Si tratta di un caso particolare, dato che la legge federale proibisce qualsiasi consumo di cannabis sul territorio. Tuttavia quasi una trentina di Stati ne hanno approvato il consumo medicinale e terapeutico, 10 Stati inoltre hanno reso legale anche il consumo ricreativo (con condizioni).
Germania
Nel marzo 2017 è entrata in vigore una legge che permette l’uso di cannabis medicinale, la cui produzione e distribuzione è affidata ad un’impresa statale. Ciononostante, la maggior parte del materiale è di provenienza straniera.
Cile
Nel 2012 il Parlamento cileno approvò la depenalizzazione rispetto alla coltivazione personale per autoconsumo a scopo medico. È possibile coltivare fino a 6 piante per casa e i prodotti medicinali derivati dalla cannabis sono autorizzati.
Messico
Nel 2017 questa nazione centroamericana approvò una legge che permette l’assunzione di cannabis medicinale ed autorizza il Ministero della Salute a produrla. Successivamente nel 2018 venne redatta una proposta per legalizzare anche il consumo ricreativo, l’uso responsabile ed eliminare così alcuni dei cartelli più pericolosi del pianeta, un progetto però ancora in fase di studio.
Israele
In questo Paese è possibile usare la cannabis con fini medicinali e prescrizione medica dal 2007; grazie ad una legge approvata nel 2018 per l’esportazione di prodotti e piante di marijuana medicinale, ora rappresenta una delle maggiori industrie dell’ambito.
Tailandia
Il Parlamento di questo Paese asiatico approvò nel 2018 la regolarizzazione dell’importazione, esportazione e produzione della marijuana terapeutica, sotto prescrizione medica. Questa legge ha convertito Tailandia in una delle nazioni del continente asiatico più avanzate nell’ambito della cannabis.
Italia
Nel 2013 una legge creò l’Organismo statale della cannabis ed autorizzò il consumo da parte di pazienti autorizzati o con ricetta. Dopo aver notato che l’importazione del materiale era molto costosa, lo Stato italiano decise di iniziare a coltivarla sul territorio nazionale.
Paesi in cui non è legale la vendita di marijuana medicinale ma sì quella di derivati
Lussemburgo
Questo piccolo Paese situato nel cuore dell’Europa approvò nel 2018 una legge che permette l’uso di cannabis medicinale distribuita attraverso ospedali e farmacie sotto forma di pillole, balsami e oli. Era stato annunciato anche un progetto di legge che ne permetteva l’uso ricreativo ma è rimasto in sospeso.
Danimarca
Nel 2011 l’Agenzia danese dei Medicinali approvò il consumo di derivati della marijuana medicinale con CBD come balsami e creme. Più tardi nel 2018 venne approvato un progetto che permette alle imprese di produrre marijuana con fini medicinali.
Regno Unito
Dal 2018 una legge permette la prescrizione di medicinali derivati dalla marijuana a pazienti affetti da malattie molto gravi, al fine di alleviare i dolori e favorire il lor riposo. L’impresa britannica GW Pharmaceuticals fornisce infatti Epidolex e Sativex.
Aggiornato a settembre 2020.