Una pianta di marijuana ermafrodita può diventare un vero e proprio problema per qualsiasi coltivatore di cannabis. Questo processo naturale provoca la coesistenza di fiori femmina e maschio nello stesso esemplare che potrebbe provocare danni nella raccolta, tanto in qualità come in quantità. Questo fenomeno si manifesta in altri tipi di piante e animali, ed è dovuto a diversi fattori, pertanto è conveniente aumentare al massimo le precauzioni durante tutto lo sviluppo delle stesse,sia in fase di crescita come in fioritura. Per questo qui di seguito spiegheremo le cause e dei consigli per evitare l’apparizione dell’ermafroditismo o paliare le sue conseguenze, con l’obiettivo di salvaguardare il raccolto.
Cos’è la marijuana ermafrodita?
L’ermafroditismo si manifesta quando nello stesso fiore sono presenti gli organi sessuali maschili (stami) e femminili (pistilli). Questo processo di natura naturale può verificarsi a causa di diversi fattori genetici e ambientali.
Alcuni fattori genetici includono:
- L’albero genealogico
- La provenienza
- Altre caratteristiche morfologiche
- Conoscere le tecniche utilizzate per la produzione di semi di marijuana.
Per quanto riguarda i fattori ambientali, è importante sottolineare quelli che influenzano il livello di stress della pianta:
- Una nutrizione bilanciata
- Un’irrigazione controllata
- Il momento ideale di maturazione per la raccolta
- La temperatura e l’umidità nello spazio di coltivazione
- Possibili alterazioni durante il fotoperiodo, così come la prevenzione delle infestazioni e l’uso di diverse tecniche di potatura o tutoraggio.
Rimedi contro piante di marijuana ermafrodite
Uno dei compiti importanti di un bravo coltivatore è quello di controllare lo stato degli esemplari ogni giorno. Questo permette di scoprire in tempo la nascita di fiori maschio in un esemplare femmina, scoperta che potrebbe salvare la coltivazione. Qui di seguito alcuni consigli per poter rimediare all’ermafroditismo nella fase vegetativa o prima e dopo la fioritura.
Rimedi durante la fase vegetativa
Durante la fase vegetativa questo processo naturale si manifesta con fiori maschi dal colore giallastro nella parte della gemma e da una forma di banana. Durante l’ultimo periodo della stessa fase è quindi di vitale importanza eliminare i fiori maschio se questi avessero iniziato a manifestarsi, poiché la loro presenza potrebbe portare all’impollinazione della raccolta e la conseguente produzione di semi all’interno delle cime.
Rimedi durante o dopo la fase di fioritura
Durante la tappa di fioritura è più semplice distinguere i fiori maschio nella pianta femmina, cosa che rende possibile il compito di eliminare questi boccioli con delle semplici foglie o una pinza sterilizzata con alcool. Inoltre, si consiglia di polverizzare tutta la pianta con l’acqua prima di realizzare il taglio di questi fiori.
Nel caso nel quale ci troviamo in una situazione dove l’ermafroditismo è già degenerato, si raccomanda di eliminare gli esemplari infetti , cosa che sarà necessario fare con la massima precauzione possibile per evitare di impollinare le altre piante. Inoltre, se il fenomeno si manifesta durante le ultime settimane di fioritura,è bene raccoglierle prima del tempo affinché non producano dei semi.

Come prevenire l’ermafroditismo nelle piante di marijuana
Qualsiasi coltivatore che voglia assicurarsi una coltivazione libera da piante di marijuana ermafrodite, deve garantire un contesto adeguato affinché gli esemplari non soffrano nessun tipo di stress, soprattutto durante la fase di fioritura . Per questo, esistono differenti metodi di prevenzione che possono risultare efficaci per evitare questo processo e pertanto ottenere un raccolto copioso e di qualità. A questo scopo si consiglia di tenere sotto controllo alcuni parametri e di applicare delle misure preventive, i nostri consigli sono quelli che seguono:
Potatura e tutoraggio
Uno dei primi metodi per poter prevenire l’ermafroditismo è quello di utilizzare al momento corretto le tecniche di potatura e tutoraggio nella piantagione, le quali, se invece applicate durante la fase di fioritura, possono aumentare il rischio di soffrire l’ermafroditismo. Per questo, questo tipo di misure di valorizzazione dello spazio vanno fatte durante la fase di crescita o all’inizio della fase vegetativa (stretch), prima della formazione delle cime, per evitare tutti i tipi di stress meccanico.
Parametri climatici
Un’altro punto importante da tenere sotto osservazione sono senza dubbio i parametri climatici delle zone o sale di coltivazione, la cui temperatura non può superare in nessun momento i 26-27 ºC mentre la percentuale di umidità relativa durante la fioritura è bene che si mantenga tra il 50-60% all’inizio e il 40-50% verso la fine. Per ottenere un controllo esaustivo e periodico dì questi valori, si consiglia di utilizzare differenti strumenti come termoigrometri e timer.
Igiene dello spazio di coltivazione
Un terzo fattore fondamentale è sicuramente l’igiene dello spazio nel quale coltiviamo i nostri esemplari. Mantenere l’ambiente pulito infatti permette di evitare la proliferazione di differenti tipi di piaghe, funghi e altri patogeni , oltre a favorire uno sviluppo sano e corretto dei differenti cicli vitali. Per quanto riguarda pesticidi e fertilizzanti invece, anche in questo caso bisogna fare attenzione e utilizzare con cautela i prodotti che potrebbero aumentare i livelli di stress.
Attenzione al fotoperiodo e alla raccolta
Allo stesso modo una questione fondamentale per poter ottenere una raccolta di marijuana è mantenere un fotoperiodo costante e favorevole senza che gli esemplari soffrano cambiamenti o alterazioni luminose. Per questo è incredibilmente importante non interrompere la frangia oraria notturna dell’oscurità, soprattutto durante la tappa della fioritura.
Allo stesso modo, è conveniente anche garantire un’alimentazione corretta e adeguata, poiché la overfertilizzazione delle piante o dei livelli appropriati di macro e micronutrienti possono provocare maggiore stress. Inoltre, è necessario prestare attenzione all’irrigazione degli esemplari con assiduità, evitando di irrigare con acqua troppo fredda, così come impossibilitando l’apparizione di ristagno o sintomi di secchezza.
In aggiunta, si consiglia di controllare ogni giorno lo stato dei tricomi , poiché fare la raccolta al momento adeguato presuppone un lavoro fondamentale per evitare il processo di ermafroditismo negli esemplari. Per questo, non è una cattiva idea acquistare una lente o un microscopio , per realizzare questo compito con maggiore precisione possibile. Allo stesso tempo, non bisogna tralasciare uno studio approfondito delle differenti varietà di marijuana, poiché ve ne sono alcune più propense al fenomeno.

Fumare i fiori di una pianta ermafrodita: possibile?
La maggior parte degli agricoltori che coltivano piante di marijuana si sono posti almeno una volta questa domanda. La risposta è sì, è possibile farlo sebbene porta con sé una serie di conseguenze che è bene ricordare. Per fumare le cime di una pianta di marijuana ermafrodita conviene sminuzzare con l’aiuto di una forbice o a mano, per evitare di bruciare i semi a causa della modifica del sapore originale. In ogni caso, se non si vuole fumare il prodotto è possibile in ogni caso ottenere differenti estrazioni hashish, ice-o-lator, Bubble Hash o Crumble.
Una volta seguite le raccomandazioni e i consigli esposti in questo articolo, è possibile vincere la battaglia contro le piante ermafrodite. Tuttavia ricordiamo che la più grande prevenzione è sempre quella della cura e controllo giornaliero degli esemplari.
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