La marijuana è una pianta che ha accompagnato l’essere umano dall’inizio dei tempi. Il pianeta è popolato da differenti tipi naturali di cannabis, ma negli ultimi anni, a causa degli incroci genetici, il numero di varietà sono aumentate in maniera esponenziale. Per questo, non è strano che si siano creati miti e leggende attorno a questa pianta basate sulle storie allucinanti che alcuni consumatori ci assicurano di aver vissuto, come nel caso della marijuana allucinogena.
Prima di tutto, è bene sottolineare che gli effetti della cannabis sono tanto soggettivi che nessuno può confermare o smentire le sensazioni che un consumatore dice di aver vissuto, pertanto queste storie vengono messe da parte come leggendo a causa dell’impossibilità della loro constatazione. Ma cos’è la marijuana allucinogena? Da dove nacque il termine? Esiste questa varietà tanto speciale della cannabis?

La nascita della marijuana allucinogena
Il termine ‘marijuana allucinogena’ nacque molti anni fa, ma prese piede tra i consumatori in seguito ad un articolo del giornale spagnolo ‘Las Provincias’ del 16 di febbraio 2011. L’autore fu Agustín Durán, psicologo del Piano Comunale contro la Tossicodipendenza di Valencia, il quale affermò che i breeders avessero iniziato a irrigare le piante con funghi allucinogeni e LSD con l’obiettivo di raggiungere livelli di THC ‘’del 200%’’.
L’unica certezza è che Duán dimostrò di non conoscere troppo bene il mondo della cannabis, poiché innaffiare con LSD non può fare in modo che la marijuana lo assorba e che acquisisca i suoi effetti allucinogeni. Un’altro modo di ‘creare’ questa varietà psichedelica consisteva nel realizzare un taglio sul gambo della pianta quando sarebbe cresciuta sufficientemente, introdurla nello stesso acido dell’LSD e lasciare che lo assorbisse per acquisire gli effetti. Anche questa opzione si rivelò irreale.
Ovviamente, questo articolo generò molto scalpore e fece in modo che molti consumatori iniziassero a raccontare in forum e social network la loro esperienza con alcune varietà di marijuana che sembrava avessero lo stesso effetto dei funghetti allucinogeni. Questo è un dibattito che va a vanti e dura già da diversi anni.

La prova definitiva. Che cosa si percepisce quando si fuma marijuana allucinogena?
A causa di queste testimonianze, molti sono stati i consumatori che, credendo alla storia della marijuan allucinogena, provarono a innaffiare con l’LSD o addirittura bagnare le stesse sigarette con la sostanza. Nessuno di questi tentativi portò a nulla, dato che l’effetto del LSD diminuisce se fumato, quindi sostanzialmente si finisce semplicemente sprecando la quantità utilizzata.
Pertanto, i coltivatori esperti e i professionisti della cannabis arrivarono alla conclusione che questi effetti allucinogeni nella marijuana non sono altro che alti concentrati di THC in certe varietà. L’evoluzione della cannabis e l’ibridazione gestita dai breeders hanno raggiunto livelli di tetraidrocannabinolo tra i più alti della storia, pertanto negli ultimi anni gli effetti psicoattivi si sono moltiplicati.
Infine, non è strano pensare che, nel 2011, diverse persone hanno potuto provare degli effetti allucinogeni in alcune varietà della marijuana, creando la leggenda della marijuana allucinogena e portandolo al dibattito pubblico per lungo tempo.
Le varietà più ‘allucinogene’ della marijuana
La marijuana e le sostanze allucinogene (funghi magici, LSD…) possiedono effetti differenti, sebbene un fumatore principiante o non abituato ad alti livelli di THC possa sperimentare sensazioni simili a quelle di un viaggio psichedelico: maggiore percezione sensoriale, effetti visivi e uditivi o anche visioni.
Ovviamente, questo non significa che la genetica consumata sia stata annaffiata con LSD durante la coltivazione o che siano state introdotte sostanze psichedeliche nel gambo, ma che sia relazionato con la potenza, la tolleranza e lo stato animico del consumatore.
Esistono varietà molto potenti dei quali effetti possiedono certe similitudini con le sostanze allucinogene grazie alle sue alte quantità di THC e ai suoi bassi livelli di CBD.
LSD
La LSD, di Barney’s Farm, è una delle varietà più forti sul mercato cannabico grazie ai suoi alti livelli di THC. Infatti, i consumatori la considerano una genetica psichedelica a causa dei suoi effetti colorati e potenti.
- Sativa/Indica: 20/80%
- Fioritura: 65-70 giorni indoor. Metà o fine settembre outdoor.
- Altezza: 1-1,4 m indoor, 1,5-2,5 m outdoor.

Psicodelicia
La Psicodelicia, di Sweets Seeds, è una varietà che provoca effetti duraturi e forti grazie alle sue cime grandi e resinose con alti livelli di THC. Inoltre, i suoi deliziosi sapori agrumati e terrosi favoriscono ancora di più un’esperienza simile a quella dei viaggi psichedelici per i suoi effetti stimolanti, riflessivi, creativi e colorati.
- Sativa/Índica: 70/30%
- Fioritura: 70/75 giorni indoor. Fine settembre o primi di ottobre outdoor.
- Altezza: 0.9-1m indoor e 1-2.5m outdoor.

Big Trip
La Big Trip, di Family Ganjah, è un ibrido tra la Northern Ligh IBL e la Skunk, formando una varietà che garantisce un viaggio di varie ore, molto psicoattivo e del quale finale è leggera e rilassante. Questa genetica, di sapore agrumato, è considerata molto potente.
- Sativa/Índica: 10/90%
- Fioritura: 60-70 giorni indoor. Metà o fine di ottobre outdoor.
- Altezza: 1-1,4 m indoor, 1,5-2,5m outdoor.
