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Legalizzazione della cannabis in Spagna

La cannabis fa parte della vita dell’essere umano da migliaia di anni: i primi contatti dimostrabili risalgono alla preistoria, quando si utilizzava per svolgere rituali spirituali, estrarre l’olio dai semi o come fibra tessile. Di questa pianta dal forte potenziale psicoattivo sappiamo solo che è nata nelle catene dell’Himalaya, in Asia. La legalizzazione della cannabis (in Spagna come nel resto del mondo) è un argomento per il quale si sta lottando dagli inizi del XX secolo, al fine di porre fine alla sua criminalizzazione smettendo così di classificarla come una droga alla pari di tabacco e alcol, che possono risultare più pericolose sia a breve che a lungo termine.

In Spagna la situazione della marijuana è piuttosto strana: non è illegale ma non si può consumare in spazi pubblici o coltivarla in un posto visibile; tecnicamente è “depenalizzata” sempre e quando il consumo avvenga all’interno del domicilio o in un’associazione cannabica. Per quanto riguarda la produzione è possibile coltivarla anche a casa, basta che non sia visibile dalla via pubblica e dimostrando sempre che è coltivata per consumo personale. La vendita illegale è completamente proibita ed implica multe e prigione per traffico di stupefacenti.

È possibile notare una doppia morale nella catalogazione di questa pianta che non è criminalizzata, ma il semplice possesso della stessa costituisce reato. Vogliamo quindi chiarire il dibattito generato dal tema: la situazione legale in Spagna, gli antecedenti ed il possibile arrivo della legalizzazione, fomentata dalla situazione economica attuale. In questo post proveremo a chiarire la questione della legalizzazione della marijuana in Spagna.

legalizzazione cannabis

Legittimità della cannabis in Spagna

La Ley Mordaza del 2015 (“legge bavaglio” in italiano) è stata abbondantemente criticata da moltissimi settori e da diversi collettivi iberici, ha il compito di regolamentare anche questo aspetto:

• È legale consumarla in spazi privati o clubs.
Non è legale consumarla nelle zone pubbliche, pena una multa pari a 601 €.
• La sua coltivazione non è trattata da una normativa specifica che la riguardi ma se coltivata in ambito privato e non visibile dalla via pubblica, non implica problemi.
• Si può coltivare per consumo personale, non esistono varietà o dimensioni standard per stabilire se si tratti o meno del caso (Art. 36.16, Ley Mordaza).
• Il possesso di marijuana non è punibile in spazi privati (case o clubs) sempre che si tratti di uso personale e non traffico (penalizzato con 3-4 anni di carcere).
• Essere in possesso di marijuana sul suolo pubblico non è considerato reato sempre e quando il quantitativo non superi i 100 gr a persona; in caso contrario, può comportare multe che vanno dai 601 ai 10.400 €.
• Tuttavia, sempre sul suolo pubblico è possibile incorrere in una sanzione amministrativa per alterazione dell’ordine pubblico.
Comprare marijuana è illegale in Spagna.
• Le associazioni possono darti un quantitativo mensile fisso (che normalmente si aggira intorno ai 60 gr al mese).
• Coltivare marijuana in casa non è legale, tecnicamente. Ciononostante, per non rischiare di avere problemi legali, possiamo appellarci ad alcuni diritti della Costituzione Spagnola.
Art. 18 e Art.22: Diritto al rispetto della vita privata e Diritto di Associazione. È possibile coltivare nel proprio domicilio o ricorrere ad associazioni rispettando sempre quanto finora specificato.

Legalizzazione della cannabis a scopo medicinale

legalizzazione cannabisIn Spagna si può distribuire marijuana con prescrizione medica e in casi specifici. I pazienti con sclerosi multipla possono chiedere al proprio dottore il Sativex (l’unico legale in Spagna, del valore di 300 € circa). Il medico deve sollecitare permesso all’Agenzia Spagnola di Medicinali e Prodotti Sanitari, giustificandolo con la necessità di alleviare terribili dolori; tutto questo considerando sempre i benefici medici della marijuana con alto contenuto in CBD, che può aiutare a calmare dolori fisici, nausee, emicranee, mancanza di appetito rilassando allo stesso tempo la mente.

Attualmente in Spagna gli unici modi di poter accedere alla marijuana sono la coltivazione in casa, con tutte le restrizioni che questo implica, o le associazioni cannabiche. La maggior parte dei consumatori ricorre ovviamente al mercato nero che, grazie al traffico di questa pianta, si intasca la maggior parte dei benefici economici. Le associazioni cannabiche si incaricano di procurare e distribuire la marijuana ai propri soci nel modo più legale possibile; si tratta di club soggetti a più restrizioni rispetto agli altri e spesso la loro sopravvivenza è precaria. Barcellona è la città in Spagna con il maggior numero di associazioni che godono di una regolamentazione riguardo la distribuzione e la presenza dei soci, rappresenta quindi un buon esempio.

Argomenti a favore della legalizzazione della cannabis

Uno degli stigmi che perseguitano la marijuana è il suo vincolo con la delinquenza che risale al passato razzista degli Stati Uniti in cui, sulla base di un presunto consumo di cannabis, gli afroamericani venivano arrestati 6 volte più spesso dei bianchi. Questa sostanza è inoltre stata associata sempre a “rossi, comunisti, hippies e decerebrati”; il peso della cultura nordamericana sulla concezione della marijuana è evidente, tanto che in alcuni Stati è legale. Per quanto riguarda la Spagna, è difficile capire per quale motivo i politici non inizino il dibattito sulla sua legalizzazione; senza dimenticare il fatto che abbiamo accettato con totale normalità l’uso frequente (per non dire quotidiano) di tabacco e alcol.

Esistono diversi studi nel mondo sulla differenza tra tabacco, alcol e marijuana:
• La Fondazione Beckley si dedica ad educare all’uso corretto delle droghe e presenta i problemi che da esso possono derivare. Nel 2008 espose uno studio comparativo sulle morti rinconducibili a tabacco e alcol e quelle relative alla marijuana.
• Il risultato è stato il seguente: 2 morti riconducibili alla marijuana in tutto il mondo comparate alle 150.000 morte nel Regno Unito a causa di tabacco e alcol.
• Un altro studio del Washington Post del 2015 stabilisce che tabacco e alcol sono sostanze fino a 100 volte più dannose e pericolose della marijuana.
• La rivista Scientific Reports afferma che i rischi collegati all’uso di marijuana sono stati sopravvalutati in passato, per sottovalutare di conseguenza quelli dell’alcol.

legalizzazione cannabis

Pro e contro della legalizzazione della cannabis

Lo Stato spagnolo dovrebbe affrontare l’argomento droghe consapevolizzando le persone e non attraverso persecuzione e proibizione, trattandole in questo modo come adulti. Una società consapevole dei rischi che ogni droga comporta è una società più libera e responsabile; si tratta pur sempre di droga che dev’essere quindi controllata, ciò non toglie che se ne possa fare un uso responsabile piuttosto che cercare invano di sradicarne la presenza. Dal punto di vista antropologico le droghe fanno parte della nostra cultura e della nostra società, si possono considerare come una fase di crescita che in alcuni casi ci permette di connettere meglio con altre persone, attraverso rituali di iniziazione o connessione. Dire che si fa uso di tabacco “fuori casa” o di birra “ogni tanto” è normalizzare situazioni sociali durante le quali si utilizzano droghe.

La legalizzazione della cannabis con la crisi del COVID-19

La legalizzazione della marijuana in Spagna rappresenta un dibattito aperto a livello morale, sociale ed etico che è necessario affrontare, senza dimenticare però altri aspetti che la rendono un prodotto vantaggioso. La situazione attuale nel mondo a causa del Covid-19 ha aggravato la crisi economica che già colpiva la Spagna da tempo, fino quasi a raggiungere i livelli di quella del 2008/10, le cui conseguenze si sono percepite fino all’anno scorso.
Una possibile soluzione alla crisi potrebbe essere la legalizzazione della marijuana a scopi (almeno) medicinali e ricreativi. Secondo uno studio del 2018 realizzato dall’Unità di Politiche sulle Droghe del Servizio di Psicologia dell’Università di Barcellona (UAB), con la legalizzazione della cannabis in Spagna sarebbe possibile versare più di 3.300 milioni di euro nelle casse pubbliche in concetto di tasse e previdenza sociale, oltre a creare più di 100.000 posti di lavoro.

Spagna: un possibile produttore

Con questi dati confermati da una delle migliori università d’Europa e grazie ad altri studi realizzati da organismi europei e mondiali, è difficile credere che questo ambito non sia ancora stato regolamentato. La Spagna riunisce molti dei requisiti necessari alla produzione di marijuana di ottima qualità all’interno del Paese stesso, senza necessità di ricorrere cioè a terzi. È una lotta che si può comparare a quella delle energie rinnovabili: un cambiamento nel paradigma economico, nel modello di finanziamento, che concluderebbe la dipendenza economica dal settore turistico, in grave crisi a causa del Coronavirus.

spagna produttore

 

Si tratta di un dibattito vivo e presente da molto nella società, che sembra sul punto di tornare ad essere attuale da un momento all’altro. Cosa ne pensate? La Spagna dovrebbe legalizzare la marijuana? In caso affermativo, dovrebbe legalizzare solo l’uso medicinale o anche quello ricreativo? Speriamo che questo post vi sia servito per capire a che punto si trovi attualmente il tema della legalizzazione della marijuana in Spagna e tutti gli ostacoli che rendono difficile il percorso. Alla prossima!

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Erik Collado Vidal

Con más de 10 años de experiencia en la industria del cannabis, sus experiencias y aprendizaje son la base del éxito de GB The Green Brand.

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