L’hashish è una delle estrazioni ottenute dalla pianta di marijuana, o meglio dai suoi fiori freschi o secchi. L’utilizzo di questo prodotto per scopi terapeutici o ludici è ormai molto diffuso, per questo è bene essere informati sui suoi effetti a lungo o a breve termine sul cervello. Qui di seguito un post per sapere tutto sulle origini, i tipi di hashish e i loro effetti.
Origini dell’hashish
Quando sentiamo parlare di hashish la nostra mente va sicuramente a terreni lontani e inesplorati della Siria o del Marocco o dell’Iran. Questo è perché effettivamente,il suo stesso nome deriva dall’arabo ḥašīš “erba” o, secondo molte leggende legate all’antica cultura iraniana, “assassino”. Si racconta infatti che anticamente i capi delle organizzazioni di città come Alamut (Iran) e Masyaf (Siria) regalassero hashish ai loro sicari che avessero portato bene a compimento il loro lavoro.
Lasciando però da parte per un momento le leggende e basandosi sui dati di realtà, l’hashish è un derivato delle piante femminili di Cannabis con una quantità importante di THC, solitamente superiore al CBD. In particolare, l’hashish è un derivato della resina della pianta di marijuana (anche chiamata kief), la quale solitamente è proveniente da paesi come il Pakistan, il Nepal, Marocco o India grazie alla loro favorevole condizione climatica. La resina pertanto viene estratta direttamente dei fiori della pianta di cannabis, che ne sono ricchi, successivamente viene pressata e separata in piccoli blocchi per essere venduta.
Tutti i tipi di hashish
Quali sono i tipi di hashish che esistono? Esistono diverse varietà di hashish che si differenziano per origine e metodo di estrazione. Tra le più conosciute spiccano le seguenti:
- Hashish marocchino: di solito è di colore marrone e ha una consistenza compatta.
- Hashish afghano: con una consistenza più appiccicosa e morbida, si distingue per i suoi elevati livelli di THC.
- Hashish libanese: generalmente si presenta in due tipi, rosso e giallo, entrambi noti per la loro potenza.
Si possono distinguere due tipi importanti di hashish legale o no in base al livello di concentrazione:
- Alta concentrazione di THC: offre effetti più cerebrali e intensi.
- Maggiore proporzione di CBD: ha una minore psicoattività, essendo potenzialmente più rilassante.

Effetti dell’hashish sul cervello
Essendo l’hashish un composto ottenuto dalla resina della pianta di cannabis le proprietà di questa sostanza variano non solo a seconda del metodo di estrazione ma anche e soprattutto a seconda della pianta dalla quale viene estratto.
Senza dubbio tutte le varietà di hashish presentano i seguenti composti: THC, CBD e CBN. principali componenti attivi della pianta di marijuana.
Come ben sappiamo, ma lo ripetiamo tranquillamente per i principianti, esistono piante di canapa con alti contenuti di THC e al contrario altri con bassi contenuti di questo componente psicoattivo. Quando parliamo di hashish con contenuti di THC molto alti e quindi con effetti molto psicoattivi, parliamo di una sostanza in grado di modificare lo stato psicofisico di qualsiasi soggetto.
Possiamo dividere gli effetti dell’hashish in due grandi categorie:a breve termine, che si notano alcuni minuti dopo l’assunzione e a lungo termine, che si notano in seguito ad anni di consumo.
Effetti a breve termine
Questi sono gli effetti dell’hashish che, variando a seconda del soggetto e tipo di sostanza somministrata, possono manifestarsi circa 15 minuti dopo l’assunzione per inalazione. Come vedremo sono molto simili agli effetti tipici della marijuana con alto contenuto di THC. Tuttavia l’hashish tende ad essere più potente essendo composto da resina, la parte più concentrata di cannabinoidi della pianta di marijuana.
- Aumento della percezione sensoriale (colori, luci e suoni risultano più potenti).
- Rallentamento della reattività fisica ( si tenderà a svolgere più lentamente qualsiasi attività per quanto sia semplice o abitudinaria).
- Rilassamento estremo che può scaturire in un sonno profondo.
- Euforia accompagnata da risate incontrollate.
- A seconda della sensibilità del consumatore possono presentarsi effetti negativi come: Ansia, paranoia e disorientamento.
- Aumento dell’appetito e bocca secca.
- Abbassamento della pressione sanguigna.
- Presenza di occhi lucidi e arrossati.
È bene ricordare che, sebbene gli effetti dell’hashish si manifestino dopo circa 15 minuti, anche meno, la sostanza può rimanere nel nostro organismo per più di due settimane, un tempo relativamente lungo nel quale è possibile risultare positivi a qualsiasi test antidroga.
Effetti a lungo termine
Tutti i prodotti a base di cannabinoidi, possono avere effetti benefici ma allo stesso tempo negativi nel tempo, a seconda del soggetto che viene esposto al loro uso e soprattutto del metodo di assunzione. È importante ricordare infatti che, tra gli effetti a lungo termini negativi più comuni dell’hashish, troviamo quelli legati a problemi respiratori. Questi ultimi vengono provocati, più che alla sostanza consumata, alla combustione della materia, che far parte del metodo di assunzione più comune: mediante inalazione. Tra questi effetti ricordiamo: bronchiti frequenti, asma, difficoltà respiratorie e difficoltà nello svolgimento di attività fisiche con aumento del battito cardiaco.
Per quanto riguarda gli effetti a lungo termine legati prettamente al consumo di THC, invece è possibile che si sviluppino problemi legati alla memoria a breve termine, oltre ad un possibile abbassamento delle capacità cognitive del consumatore. Ci sono stati casi nei quali consumatori con bipolarità hanno visto aumentare i sintomi tipici dello stesso disturbo quali: stati di paranoia, ansia e psicosi con allucinazioni. In questo ultimo caso si tratta ovviamente di soggetti che già prima dell’assunzione presentavano disturbi di questo tipo, il THC ne ha semplicemente alimentato i sintomi .
L’hashish genera dipendenza?
Parlando di THC, inoltre, spesso si è dibattuta la sua capacità di assuefazione del consumatore . Ricerche hanno dimostrato che la dipendenza della cannabis è stata reputata tra le più basse rispetto a molti altri stupefacenti, sebbene sia presente in piccole forme e nei soggetti che ne fanno o ne hanno fatto uso per lungo tempo.
Tra gli effetti a lungo termine dell’hashish possiamo trovare anche effetti positivi, viene infatti considerato ottimo per pazienti affetti da anoressia patologica, favorendo l’appetito o per i pazienti della chemioterapia, i quali vedono alleviati sensazioni di i nausea e vomito di
Hashish non psicoattivo
Parlando di effetti positivi e negativi finora abbiamo messo in luce solo le caratteristiche dell’hashish psicoattivo, ad alto contenuto di THC. Come abbiamo anticipato all’inizio del post però, così come esistono piante di amrijuana ad alto contenuto di THC, ve ne sono altre con alto contenuto di CBD, la famosa marijuana legale. In questo caso,l’estrazione e successivamente la pressatura della resina CBD viene effettuata su piante di marijuana legale che avranno un alto contenuto di cannabidiolo e una bassa percentuale di THC (massimo lo 0,2% permesso dalla legge).
L’assunzione dell’hashish estratto dalle piante di cannabis light, ha degli effetti ben diversi da quelli offerti dal THC. Il cannabidiolo infatti (CBD) presenta degli effetti altamente terapeutici ma senza nessuna traccia di psicoattività, per questo non ha nessun tipo di controindicazione.
Questo tipo di hashish presenta effetti benefici per il colpo di tipo analgesico e antinfiammatorio, mentre per quanto riguarda la psiche, viene consigliato contro insonnia, ansia e depressione. Ovviamente persistono,anche in questo caso, gli effetti negativi a breve e a lungo termine dovuti al metodo di consumo solitamente mediante combustione.
Infine, ricordiamo sempre che, qualora si decida di acquistare l’hashish legale, è bene controllare prima le leggi in vigore sulla cannabis del paese nel quale ci si trova, essendo sempre in continuo cambiamento e evoluzione.