Assistenza GBAssistenza personalizzata +34 96 206 62 98
Spedizioni GBSpedizioni gratuite sulla Penisola Iberica da 30€
Valutazione GBValutazione 9/10
discreta GBSpedizione discreta

Visita el nostro negozio online Flecha derecha

Il pH nella coltivazione di marijuana

Al momento di coltivare cannabis come  qualsiasi altro tipo di vegetale, ci sono vari fattori che influiscono direttamente sul suo corretto sviluppo e nella qualità del prodotto finale, questi sono: l’aria, l’acqua, il sole e la terra. Una mancanza di integratori, una lieve carenza o una bassa qualità di qualsiasi di questi fattori, darà come risultato piante non produttive e con alte probabilità di contrarre differenti tipi di malattie e/0 di essere attaccati da differenti tipi di piaghe. Per questo, questo articolo tratterà del pH nella coltivazione di marijuana, in particolare sul pH dell’acqua di irrigazione, uno dei fattori più determinanti e che più si deve tenere in considerazione, se si vuole ottenere un buon utilizzo dei nutrienti applicata, oltre ad un raccolto di qualità. 

Che cos’è il Ph?

Il ph serve per calcolare l’acidità o l’alcalinità di una sostanza liquida o di un solido dissolto. Il Ph ha un range di misurazione che oscilla tra 0.0 e 14.0, dove le sostanze con un pH sotto il 7.0 si considerano soluzioni acide, le sostanze con un pH superiore al 7.0 si considerano soluzioni alcaline e le sostanze con un pH attorno al 7.0 si considerano soluzioni neutre. Un buon esempio di sostanza acida è l’acido cloridrico (pH 0.0), un altro esempio di una sostanza alcalina è la soda caustica 8pH 14.0), e un buon esempio di una sostanza neutra è l’acqua (ph 7.0)

Acidità del ph

L’importanza di misurare il pH dell’acqua nelle coltivazioni di marijuana

Quando coltiviamo marijuana in maniera professionale e con lo scopo di ottenere un prodotto finale di qualità, è importante conoscere i valori del ph dell’acqua di irrigazione per assicurarci che tutti i nutrienti somministrati possano essere assorbiti dalle piante, più concretamente da un sistema radicale.

Se questi non si attengo al range ideale di disponibilità, in poco tempo potrebbero sopraggiungere problemi di tipo nutritivo, causati dall’accumulazione di distinti tipi di minerali all’interno della coltivazione, i quali, potrebbero creare un ambiente tossico per le radici e incluso potrebbero bloccare altri nutrienti impedendo il loro corretto assorbimento.

Se si mantiene un controllo del livello di ph in ogni irrigazione, è possibile anche in questo caso che si verifichino carenze nutritive e incluso blocchi, sebbene le probabilità che lo facciano sono molto meno, e nel caso nel quale infine appaiono, sarà molto meno semplice poter ristabilire la normalità e ottenere che le piante tornino brillare verdi e sane. 

Il pH adatto alle piante di marijuana 

Affinché una pianta di marijuana si possa sviluppare nel migliore dei modi, è importante tenere in considerazione che non sempre si debba mantenere lo stesso valore del pH al momento di irrigare.Questo perchè il ph varia a seconda della varietà coltivata, dello stato nel quale si trova (germinazione, crescita, pre-fioritura e lavaggio), il mezzo di coltivazione utilizzato.

In generale, si può coltivare una pianta di marijuana mantenendo un livello di pH costante, sebbene questo debba oscillare tra i 5.5 e i 7.0. In questa maniera si possono ottenere dei buoni risultati, sebbene non si otterrà tutto il potenziale della varietà coltivata o il massimo sviluppo dei nutrienti applicati.

Valori del ph in base al tipo di coltivazione

Valori ideali per la coltivazione di marijuana nei sistemi idroponici, aeroponici o nei mezzi inerti: 

  • Prima settimana di sviluppo:ph 5.8-5,9
  • Tappa di pre-fioritura: ph 6.0-6.2
  • Tappa di fioritura reale: ph 6.2-6.5

Valori ideali per la coltivazione di marijuana nella miscela per torba o direttamente nel terreno:     

  • Prime settimane di sviluppo: ph 5.5- 6.0
  • Tappa di pre-fioritura: ph 6.0-6.2
  • Tappa di fioritura reale: ph 6.0-6.3

Regolare il ph dell’acqua nelle coltivazioni di marijuana 

Una volta che abbiamo dato un ripasso alle misure del ph per marijuana e ai differenti liquido regolatori, è il momento di imparare a regolare il ph della nostra acqua di irrigazione, sebbene in questo caso, dobbiamo distinguere tra: irrigazioni solo con acqua e irrigazione con prodotti, oltre ai sistemi di irrigazione automatici che si utilizzano nei mezzi di coltivazione idroponici o aeroponici. 

Irrigazione solo con acqua 

Riempi il deposito, lascia riposare l’acqua per alcuni minuti, introduci il misuratore e annota il valore del ph segnando quando questo si fermi ad un valore fisso. Aggiungi la quantità indicata dal fabbricante per ridurre punto per punto il livello di ph fino a raggiungere il valore desiderato.

Se il produttore non fa nessuna raccomandazione sulla dose, allora sarà necessario aggiungere una piccola quantità del regolatore al serbatoio, diluirlo correttamente e lasciarlo riposare dei secondi per tornare a misurarlo nuovamente.

Questa operazione si deve realizzare tutte le volte necessarie fino a giungere al valore desiderato. 

Irrigazione con prodotti  

Questa operazione varia a seconda della gamma di fertilizzanti utilizzati, poiché alcuni fabbricanti raccomandano di misurare e regolare il ph  prima di aggiungere i loro fertilizzanti, altri invece consigliano di misurare e riequilibrare il ph dopo averli dissolti nel serbatoio di irrigazione. Nel caso nel quale il fabbricante di fertilizzanti non indichi niente, ciò che si raccomanda maggiormente è dissolvere i fertilizzanti uno per uno nel serbatoio di irrigazione, girandoli con energia affinché si mescolino perfettamente. In seguito bisogna lasciarlo riposare per diversi minuti affinché il ph si stabilisca e possiamo sapere il valore esatto della miscela realizzata. Una volta fatto, possiamo misurare il ph dell’acqua e regolarlo correttamente. 

Irrigazione nelle coltivazioni idroponiche 

In questo tipo di sistemi, si è soliti utilizzare un deposito di irrigazione insieme ad un sistema di irrigazione automatico, il quale contiene acqua e nutrienti che la pianta nello specifico richiede per almeno 1 o 2 settimane. Per poter regolare e mantenere il livello di ph all’interno dei valori ideali, è raccomandabile l’utilizzo di monitori di misurazione per il ph e la temperatura, i quali indicano in maniera continua il valore del ph del serbatoio di nutrienti.

Grazie a questi è molto semplice regolare il livello di ph e veloce, dato che dobbiamo solo stare attenti all’indicatore del ph, affinché nel momento nel quale questo indichi che il valore del ph non si trova all’interno del rango ideale, lo possiamo modificare immediatamente. 

Nota: per evitare di impiegare troppo tempo al momento di regolare il ph dell’acqua di irrigazione, è raccomandabile appuntare il ph iniziale dell’acqua e la quantità del regolatore del pH utilizzata fino a giungere al valore desiderato. 

Come regolare il pH dell’acqua?  

Regolare il ph dell’acqua è un compito semplice che si può complicare se non hai le attrezzature adeguate e un perfetto stato di mantenimento . Per poterlo fare in maniera corretta, è necessario disporre di un misuratore del ph, inoltre i liquidi specifici per aumentare o diminuire il ph. Per questo, faremo un breve ripasso sui misuratori del ph  e di alcuni liquidi specifici per regolare il ph. 

Misuratori del pH 

I misuratori del ph sono degli apparati di misurazione abbastanza semplici da utilizzare, poiché in generale, bisogna solo accenderli e introdurre la loro sonda nell’acqua per sapere il ph dell’acqua presa in analisi. Per evitare che questi misuratori offrano dati sbagliati o che si rompano in un breve periodo di tempo, è importante pulirli dopo ogni utilizzo, così come regolarli ogni certo periodo di tempo e mantenere la sonda umida con una soluzione di mantenimento. 

Liquidi per regolare il pH 

I liquidi per ridurre o aumentare il livello del pH dell’acqua, sono composti da componenti acidi o alcalini, questi possono essere di origine organica o minerale. Inoltre e a seconda del fabbricante, è possibile distinguerli tra regolatori del ph per la crescita e regolatori del ph per la fioritura. 

Regolatori ph minerali

In generale, i regolatori di ph minerali sono composti da i seguenti componenti: 

  • Acido Nitrico: secondo la concentrazione, si possono utilizzare per alzare o abbassare il ph, inoltre è ideale per la tappa di crescita per la sua alta concentrazione di nitrogeno.
  • Acido Fosforico: riduce il Ph e è ideale per la tappa di fioritura per il suo alto contenuto di fosforo, sebbene è possibile utilizzarla anche nella tappa di crescita. 
  • Idrossido di potassio: aumentare il Ph dell’acqua e per il suo alto contenuto di potassio, si può utilizzare in crescita e fioritura. 

Regolatori ph organici

I regolatori di ph organici solitamente sono composti dai seguenti componenti: 

  • Acidi Umici: aumentano il livello di Ph e si può utilizzare per tutta la coltivazione, sebbene quello che più si consiglia è utilizzarlo solo nella tappa di crescita, dato che gli acidi umici riducono la produzione di THC.
  • Acido Citrico: diminuisce il ph e si può utilizzare durante tutta la coltivazione senza problemi. 

Le principali differenze tra i regolatori del ph organici e minerali, risiede nel fatto che i minerali danneggiano il microrganismo del suolo che sarà necessario ricomporre dopo ogni utilizzo. Senza dubbio, gli organici non presentano nessun tipo di problema per le colonie di microorganismi, sebbene si debba utilizzare una maggiore quantità di prodotto rispetto ai riduttori minerali per raggiungere i livelli desiderati. 

Tipi di Misuratori del pH per marijuana 

Misuratori pH gocce

Questo misuratore è uno dei più semplici da utilizzare, essendo composto solo da una provetta, un liquido reattivo e una tabella di colori. Per sapere il livello di ph della nostra acqua di irrigazione, è necessario semplicemente riempire 3/4  della provetta con l’acqua che vogliamo analizzare. Successivamente, è necessario aggiungere un paio di gocce di liquido reattivo, chiudere il contenitore con il tappo, agitare energeticamente per alcuni secondi e confrontare il colore ottenuto con la tabella di colori per sapere il pH dell’acqua analizzata. 

È importante prendere in considerazione, che questo tipo di misuratore   che reagisce alle gocce, si deve utilizzare solo con acqua senza nessun tipo di prodotti o fertilizzante, altrimenti la misurazione risulterà alterata. 

Misuratore pH 600 Eco Milwakee

È uno dei misuratori di pH più utilizzati nelle sale di coltivazione interne e nelle coltivazioni esterne, essendo il più economico di tutti e offre buoni risultati. È perfetto per i principianti nella coltivazione di cannabis,, se cerchi un misuratore economico o se non puoi permetterti uno migliore.

Si calibra introducendo il misuratore in un liquido di calibrazione per misuratori di pH, prima a 7.00 pH e dopo a 4.00 pH. Per regolare il livello di pH con il valore della tara di calibrazione utilizzata, si deve girare il piccolo bullone incorporato, da una parte all’altra, allo stesso tempo è necessario guardare lo schermo per sapere il valore, tutto qui. 

L’unico inconveniente di questo misuratore, è che deve mantenere la sonda pulita e inumidita con una soluzione di mantenimento per misuratori di pH, al contrario, è possibile che inizi a dare valori erronei se lo compariamo ai nostri misuratori. D’altra parte, è importante sapere che non è resistente all’acqua, pertanto non si può introdurre il misuratore oltre la sua sonda. 

Misuratore Di Ph 600 Eco Milwaukee

Misuratore Di Ph 600 Eco Milwaukee

(11)
32,00 €
AGGIUNGI AL CARRELLO

Misuratore Guardian Bluelab 

Il Misuratore Bluelab è senza dubbio il misuratore più sofisticato, professionale e prezioso che mostriamo in questo articolo, trattandosi di un misuratore di pH, Ec e temperatura, il quale è perfetto per essere utilizzato in sistemi di coltivazioni idroponiche e/o aeroponiche, coltivazioni nelle quali si deve mantenere il controllo costante sulle caratteristiche dell’acqua di irrigazione. 

Per farne un corretto uso di questo misuratore digitale continuo del pH, Ec e Temperatura, si deve solo posizionare il monitor ad una altezza nella quale possiamo visualizzare comodamente i valori che indica, in seguito, si devono solo  regolare i livelli di pH e di EC dell’acqua di irrigazione a seconda della necessità della pianta e della tappa nella quale si trova. D’altra parte, possiede un sistema di allarme visuale (luce lampeggiante) la quale ci avvisa se i valori dell’acqua all’interno del serbatoio di irrigazione non rispettano i livelli desiderati, questo ci permette di poter correggere quasi qualsiasi tipo di oscillazione. 

La certezza, è che con l’utilizzo di questo tipo di monitor, si risparmia molto tempo quando si deve irrigare e aumentano le possibilità di poter sfruttare al massimo le potenzialità delle genetiche coltivate. È importante sottolineare, che le sue sonde sono sostituibili, pertanto nel caso di rottura o usura di queste, si possono sostituire senza problemi. E in quanto al suo sistema di calibrazione, è molto semplice, poiché è necessario semplicemente calibrare la sonda per il pH e come tutti gli altri misuratori di pH sul mercato, è interessante pulire le sonde in seguito ad ogni utilizzo e mantenerle umide con le soluzioni di mantenimento indicate dal produttore. 

Misuratore Continuo PH Ed EC Bluelab Guardian

Misuratore Continuo PH Ed EC Bluelab Guardian

(22)
412,25 €
AGGIUNGI AL CARRELLO
Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 1 Media: 5]

Erik Collado Vidal

Con más de 10 años de experiencia en la industria del cannabis, sus experiencias y aprendizaje son la base del éxito de GB The Green Brand.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Flecha arriba