L’hashish CBD o hashish legale è una delle opzioni attualmente più gettonate per consumare cannabis soprattutto per tutti quei consumatori che adorano sfruttare al massimo aromi e effetti della loro varietà di cannabis preferita. Qui di seguito tutto quello che c’è da sapere sulla varietà dell’hashish bianco.

Che cos’è l’hashish bianco?
Negli ultimi anni in tutta Europa l’hashish così come le cime di cannabis CBD stanno spopolando sul mercato della cannabis. Si tratta infatti di estrazioni di hashish legale ottenute da piante sative con una buona percentuale di CBD ma con psicoattività assente, ossia con un livello di THC che può raggiungere un massimo del 0,2%.
Tra questi tipi di hashish legale uno tra tutti spicca per le sue caratteristiche estetiche peculiari: l’hashish bianco Ice Rocks.Questo particolare tipo di estrazione si presenta con un colore bianco dovuto alla sua composizione, esso infatti non è ricoperto da polline, bensí da cristalli di CBD puro. Ice Rocks è legale in tutta Europa e, oltre ad essere apprezzato per le due caratteristiche estetiche, presenta degli effetti rilassanti molto intensi, considerati l’ideale alla fine di una lunga giornata o in caso di insonnia. In aggiunta a queste preziose caratteristiche, è bene ricordare gli apprezzatissimi aromi freschi e fruttati che lo caratterizzano.
Estrazione con solventi
Estrarre l’hashish dalle cime di marijuana, può risultare spesso un compito laborioso e che richiede molto tempo. Per questo spesso gli amanti delle estrazioni preferiscono optare per l’utilizzo di solventi per estrarre la resina o resina CBD dalle loro piante, essendo il metodo che, sicuramente non si può considerare più naturale ma che senza ombra di dubbio è il più veloce.
Per solventi chimici parliamo di gas butano (o estrazioni BHO) o CO2 ad uno stato che viene chiamato supercritico.
Estrazione BHO
Come suggerisce lo stesso nome, questo tipo di processo impiega il butano liquido per estrarre i principali cannabinoidi e terpeni della pianta di marijuana. In particolare quello che fanno gli estrattori è rilasciare il butano liquido direttamente sui fiori della pianta di cannabis ancora freschi. Questo permetterà che i tricomi si separino facilmente dai fiori mantenendo tutte le loro proprietà, una volta ottenuta l’estrazione, il butano viene rimosso dall’estratto.
Questo tipo di metodo oltre ad essere molto veloce è anche abbastanza semplice da realizzare in casa. Per applicarlo è sufficiente infatti acquistare il gas butano e applicarlo su dei fiori di marijuna freschi o precedentemente essiccati in congelatore, nel giro di poche ore sarà possibile estrarre un ottimo hashish.
Tra i principali tipi di hashish che si ottengono attraverso questo tipo di estrazione ricordiamo: Cookies, Moonrock,Sugar, e Shatter.
Estrazione con CO2
Questo tipo di processo, differentemente dall’estrazione BHO, viene solitamente impiegato in produzioni di hashish più massive e di tipo industriale, necessitando la maggior parte delle volte dei complessi macchinari. Il CO2 infatti, durante questo processo viene raffreddato attraverso una combinazione di temperatura e pressione che corrisponde a 100 atmosfere e 27 ºC. Il CO2 una volta raggiunto lo stato detto ‘supercritico’, ossia in una forma nella quale esibisce le proprietà sia di un liquido che di un gas, viene rilasciato sulle cime secche per estrarre la resina.
L’estrazione a base di BHO e quella di CO2 sono processi molto differenti, sebbene entrambi impieghino dei solventi chimici. La prima può essere applicata anche in ambienti domestici per una produzione moderata, mentre la seconda opzione viene applicata in scala industriale e necessita l’utilizzo di attrezzature specifiche. Entrambi i metodi di estrazioni offrono ottimi risultati sebbene quella a base di CO2 sia considerata tra le più sicure offrendo un hashish completamente privo di residui chimici.
Estrazioni senza solventi chimici
Le estrazioni che non applicano solventi chimici sono tra le più gettonate dagli amanti delle estrazioni. Questo perché non solo offrono un prodotto 100% naturale, ma permettono anche di poterle applicare in modo semplice e senza la necessità di acquistare attrezzature costose o particolarmente sofisticate. Tra le principali tecniche di estrazione ricordiamo il charas,estrazione con ghiaccio (bubble hash) e Setacciatura.
Charas
una delle tecniche più antiche provenienti dal Nepal considerata tra le più naturali esistenti. Questa tecnica infatti non prevede altro che lo sfregamento dei fiori di marijuana freschi sui palmi delle mani. Lo sfregamento permette la separazione della resina dalle cime che rimarrà attaccata sulle dita dell’estrattore.L’hashish ottenuto dalla tecnica charas sarà estremamente puro , cremoso e denso.
Questa è probabilmente una delle tecniche più antiche per estrarre hashish sebbene non venga consigliata a chi non ha molto tempo a disposizione, trattandosi di un lavoro che potrebbe durare ore solo per ottenere pochi grammi di hashish. L’hashish ottenuto da questa estrazione viene chiamato con il nome della stessa: hashish charas, ora disponibile anche in versione CBD, ossia privo di THC.
Estrazione con ghiaccio
Uno dei metodi di estrazione più moderni che permette di ottenere un buon hashish attraverso un processo semplice e molto economico. Basterà infatti inserire dei fiori secchi all’interno di un contenitore con acqua e ghiaccio, le basse temperature permetteranno alla resina di separarsi velocemente dai fiori. Una volta fatto questo, i fiori vengono passati attraverso delle reti per poter filtrare la resina e ottenere un buon hashish soffice e profumato. Questo tipo di estrazione viene anche chiamata Ice-O-Lator o Bubble Hash, l’hashish ottenuto da questo processo ne acquisisce il nome.
Estrazione con setacciatura
Il metodo di estrazione con setacciatura è forse tra i più gettonati dopo il charas, essendo anche questo un metodo di estrazione semplice e estremamente naturale.L’estrazione di hashish mediante setacciatura infatti prevede semplicemente di inserire in uno shaker le cime secche e precedentemente congelate. Una volta inseriti i fiori basterà agitare lo shaker per alcuni secondi, alla fine del processo apriremo il tappo dello shaker sul quale fondo si sarà depositato l’hashish.
Questo metodo permette di ottenere una estrazione morbida e completamente naturale, ovviamente non è un metodo di estrazione consigliato per produzione in larga scala a meno che non si opti per shaker di grandi dimensioni come la lavatrice per estrazioni, con una capacità di fino a 3 kg di fiori. L’hashish ottenuto da questa tecnica viene chiamato Dry Sift Hash e si caratterizza per una consistenza dura e compatta, un colore marrone chiaro.
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