Il narghilè è ormai da tempo parte integrante della nostra cultura sebbene abbia origini molto più antiche di quello che pensiamo. Difatti a molti sarà capitato di veder comparire nella propria città club o pub interamente dedicati a questa meravigliosa invenzione dai sapori freschi e fruttati.
Il narghilè (o ‘shisha’) infatti viene consumato in contesti sociali da fumatori ma anche da non fumatori attratti dai sapori variegati che vengono dissolti nel tabacco adatto a questo scopo. Proprio per questo negli ultimi tempi la comunità medica e molti ricercatori hanno voluto indagare su questo metodo di assunzione del tabacco. In particolare ci si chiede se possa essere dannoso per la salute o se abbia delle ripercussioni sulle vie respiratorie se consumata con costanza.
Prima di addentrarci nelle conclusioni tratte dalle ricerche scientifiche su questo fenomeno. Andremo a esplorare la sua storia e le sue origini per capire meglio come il narghilé sia arrivato in Europa e abbia raggiunto tanto esito.

Storia e Origini del narghilè
L’origine del narghilé viene spesso rimandato alle civiltà egizie delle quali la maggior parte delle informazioni sono state raccolte negli scavi archeologici. Infatti è proprio durante uno di questi scavi che furono rinvenuti degli accessori con la struttura simile al narghilé. In particolare sembra si trattasse di un oggetto composto da noci di cocco(la base) e da canne di bambù (tubi per inalare il fumo). Sebbene ci siano queste prove tangibili , le origini del narghilé rimangono ancora molto misteriose. Ad oggi infatti ancora non è stato possibile ricostruire completamente il viaggio fatto dal narghilé fino all’Europa, né tanto meno il suo luogo di origine certo.
Questo perché è da sempre stato molto presente nei luoghi e nei momenti di svago di differenti civiltà, tra le quali ricordiamo la Maya e Azteca. È stato ipotizzato che , proprio in seguito a questa storia frammentaria, il suo stesso nome rimaga ancora un mistero ( come dicevamo può indicarsi con l’espressione ‘Shisha’ così come Cachimba’).
Infine, quello che possiamo affermare per certo è la sua esplosione in Europa nei primi anni ‘90. Qui fece breccia nei cuori dei fumatori e inizio a acquisire grande popolarità non solo in luoghi pubblici ma anche nelle case private.
Come è composto il narghilé
Se siete dei fumatori appassionati di narghilé già sapete perfettamente come funziona. Tuttavia è bene fare un ripasso delle sue parti principali per chi ancora non ha confidenza con l’accessorio.
Prima di tutto diciamo che i narghilé moderni tendono a mantenere le fattezze della cachimba tradizionale, quindi il più delle volte si presenta in un vetro spesso e resistente.
Per quanto riguarda le sue parti, possono variare a seconda del modello e negli anni sono stati ideati diverso tipi di narghilé sempre più innovativi. Ad ogni modo noi ci atterremo alle 4 parti principali che sono sempre presenti in una cachimba classica, queste sono:
- Gövde: la struttura centrale alla quale vengono aggiunte tutte le altre parti. Questa è fondamentale al momento di riempire il narghilé di acqua necessaria per vaporizzare il tabacco.
- Lüle: la superficie del narghilè dove si posiziona il tabacco o la melassa (composto aromatizzato) insieme al carbone che dovrà continuare a bruciare costantemente per mantenere caldo il tabacco.
- Marpuç: il tubo che congiunge la struttura al bocchino dal quale si aspira il fumo.
- Agizlik: il bocchino, solitamente fisso e di metallo, sebbene attualmente per motivi di igiene viene ricoperto da un rivestimento di plastica usa e getta.

Quali sono gli effetti del narghilè
Siamo giunti infine al cuore del nostro post, la domanda che molti fumatori e medici si stanno ponendo ormai da tempo. Quali sono gli effetti del narghilè sulla salute?
Prima di rispondere a questa domanda è importante ricordare che gli effetti del narghilé possono variare a seconda della sostanza che viene assunta.
Ovviamente è ben diverso consumare tabacco, dal consumare semplice melassa aromatizzata . Questo perché nella melassa non è contenuta nessuna traccia di nicotina, sostanza in grado di provocare dipendenza. Al contrarionel tabacco da narghilé è presente la nicotina in quantità uguali o maggiori ad un pacco di sigarette.
Sorvolando però la presenza di questa sostanza, i medici si sono concentrati in un primo momento unicamente sul metodo di assunzione: l’inalazione di vapore senza l’utilizzo di combustione.
Una delle più grandi problematiche della lotta al tabagismo è proprio il rischio di una lunga esposizione del corpo alle sostanze nocive prodotte dalle sigarette. In comparazione ai danni di quest’ultime infatti, il narghilé sembra essere una buona opzione poiché il fumo prodotto viene attentamente raffreddato dal sistema ad acqua del quale è composto. In questo modo bocca e polmoni del fumatore non vengono danneggiati dalle alte temperature e allo stesso tempo la temperatura raggiunta dall’acqua è sufficiente a purificare il vapore da molte sostanze cancerogene.
Per quanto riguarda la presenza di nicotina invece, è stato confermato che, sebbene ci sia una buona percentuale di questa sostanza nel tabacco del narghilé, l’assunzione della stessa non sia uguale a quella della sigaretta. Grazie alla presenza dell’acqua come elemento filtrante infatti l’assunzione della sostanza è fino a 7 volte inferiore, pertanto molto meno dannosa.