Cos’è il cannabiciclolo (CBL)? In questo post vi spiegheremo cos’è il CBL, uno dei cannabinoidi meno conosciuti. Oggigiorno si possono trovare poche informazioni su questa sostanza, soprattutto perchè la comunità scientifica non la considera abbastanza rilevante per studiarla.
Tuttavia possiamo dire che il suo potenziale nel cosiddetto effetto entourage può essere rilevante, aumentando la sua caratteristica di cannabinoide quando combinato con gli altri cannabinoidi della pianta. L’effetto entourage, anche se diffuso da Ethan B. Russo, fu creato dal Dottor Machoulam, il quale dichiarò che i componenti della cannabis funzionano meglio assieme che separati. Se volete sapere qualcosa in più su questo tipo di cannabinoide, continuate a leggere riguardo la sua sintesi.
Sintesi del CBL
Il cannabiciclolo o CBL è un cannabinoide che si sviluppa dalla degradazione di altri cannabinoidi. Concretamente infatti, si genera dopo la irradiazione della luce UV o l’esposizione di ossigeno sul cannabinoide CBC. In questo modo, il CBL si produce a raccolto pronto o si può trovare in piccoli quantitativi in tricomi vivi. Come il resto dei cannabinoidi, deve passare un processo di decarbossilazione della sua forma acida (CBLA) alla sua forma attiva (CBL). Si tratta di un procedimento che, in particolare per questo tipo di cannabinoide, è piuttosto complesso.
Pur essendo presente in molte varietà (soprattutto in quelle con maggior contenuto di CBD), il quantitativo di CBL trovato nelle piante è piuttosto limitato. Sia il CBC che il CBL si possono trovare in piccola misura, anche se il CBL è ancora più scarso. Questo lo converte in un cannabinoide minore.
Condivide la formula molecolare con molti altri fitocannabinoidi, tra i quali troviamo THC e CBD, in questo caso la formula è C21H30O2. Tuttavia, piccole differenze nell’ordine dei suoi atomi e l’assenza del doppio legame nella molecola lo rendono speciale. È di fatto quest’ultima ad essere la principale differenza che ha rispetto al THC: è il doppio legame della molecola ciò che provoca gli effetti psicoattivi del THC, quindi l’assenza dello stesso converte il CBL in una sostanza non psicoattiva.
Il potenziale medicinale del cannabiciclolo nella cannabis
Trattandosi di un cannabinoide che si può trovare in misura così limitata, allo stesso modo anche gli studi sull’argomento lo sono. Vi sono alcuni laboratori come lo Sleep Hill Labs che hanno stabilito conclusioni riguardo CBL e possibili effetti antinfiammatori e antitumorali. La comunità scientifica è piuttosto scettica e spinge a sviluppare ulteriori studi prima di esporre risultati definitivi.
Ciononostante, non trattandosi di un cannabinoide con effetti psicotropici, la sua azione potrebbe somigliare a quella del CBD. In questo modo possiamo dedurre alcuni effetti terapeutici o medicinali del cannabiciclolo (CBL):
• Stimolazione dell’appetito
• Conciliazione del sonno
• Effetto analgesico
• Trattamento contro l’ansia
• Antinfiammatorio
• Attenuazione di nausea e vomito
• Anticonvulsivo
• Prevenzione della crescita di tumori
Il cannabinoide meno studiato
A causa della mancanza di studi scientifici sul tema, ricordiamo però comunque che si tratta solo di congetture. Alcuni settori sperano che nel futuro prossimo e con tecniche migliori di estrazione, sarà possibile verificare i benefici potenziali che il CBL può dare. Tuttavia, trattandosi di un cannabinoide minore, difficilmente verrà considerato nelle ricerche; vi sono maggiori possibilità che si dia più importanza ad tipi di cannabinoidi più potenti che al CBL.
Quali sono gli effetti che produce il cannabiciclolo (CBL)?
Così come non sono stati approfonditi i possibili benefici terapeutici e medicinali del CBL, non sono stati studiati neanche gli effetti che rilascia sul corpo umano. Gli studi esistenti che analizzano la natura del cannabiciclolo (CBL) sono relativi piuttosto alla sua struttura chimica, trascurando in che modo agisce sul nostro organismo.
L’unico riferimento a nostra disposizione è uno studio minore effettuato su due conigli nel 1976; ai due animali furono somministrate due dosi: prima una dose più piccola di 1mg/kg, che non dava evidenti conseguenze. Successivamente venne loro somministrata un’altra dose più forte (8 mg/kg), che portò a convulsioni ed in seguito alla morte di uno dei congli. Essendo uno studio minore e senza verifiche infatti, non si possono estrapolare conclusioni definitive sugli effetti; in alcuni settori si afferma che gli effetti del CBL non sono dannosi.
Varietà di cannabis ricche di CBL
Non sono state individuate varietà ricche di questo elemento, trattandosi di un cannabinoide piuttosto scarso nelle genetiche finora studiate. Grazie alla scoperta di un campione di cannabis del 2700 a.C, si può confermare la durata della presenza di CBL nelle piante di cannabis; si può arrivare inoltre a dire che questo cannabinoide aumenti in quantità con il passare del tempo. Il campione di cannabis del quale abbiamo parlato fu trovato nella tomba di uno sciamano nell’est della Cina e presentava maggiori quantitativi di CBL e CBC che di THC e CBD. Il clima arido, la terra alcalina e la profondità della tomba hanno permesso al campione di mantenersi in buone condizioni.