La canapa Indiana è una delle famiglie della specie botanica della cannabis, la quale si distingue per aromi ed effetti della canapa sativa. In questo articolo andremo a vedere le origini e le caratteristiche della canapa indica e le grandi differenze con la nota campana sativa.
Origini e caratteristiche
La canapa indica, proprio come suggerisce il suo nome, origini indiane sebbene è possibile trovarla in regioni dal clima mite come l’Afghanistan o il Pakistan. Le sue origini sono antichissime e molte sono le testimonianze che confermano la presenza di questa pianta in riti religiosi e cerimonie pubbliche delle civiltà indiane. Tuttavia la sua fama decollò in Europa negli anni ‘60 quando un botanico svedese la portò nel continente e da lì il movimento hippie iniziò a valorizzarne le sue potenti proprietà terapeutiche.
Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche della canapa indica si differenzia dalla quella sativa per la sua struttura. La cannabis indica si presenta con una forma conica, bassa e schiacciata con foglie molto larghe, verdi e corpose. La sua struttura tende generalmente a svilupparsi maggiormente in orizzontale, si presenta infatti con un tronco molto robusto che può raggiungere un’altezza massima di 2 metri.
Infine, i fiori che otteniamo da questo tipo di pianta sono molto spessi e compatti, estremamente resinosi e per questo un’ottima opzione per gli amanti delle estrazioni. Si tratta quindi di fiori che abbondano di terpeni e che sono caratterizzati da un buon concentrato di cannabinoidi, il tutto accompagnato da aromi fruttati.
Differenza con la canapa Sativa
La canapa indiana ha proprietà terapeutiche e caratteristiche fisiche molto diverse da quella sativa. Tuttavia, molte sono le linee di pensiero che portano a considerare la canapa indica come un ramo della stessa famiglia della pianta sativa.
Detto questo le caratteristiche che differenziano la sativa dalla indica sono notevoli sia sul piano strutturale che degli effetti che offrono. La canapa sativa infatti è facilmente riconoscibile per la sua struttura snella e per la crescita verticale che può raggiungere i 5 metri, ben differente dalla struttura robusta della indiana. Le foglie della cannabis sativa sono strette e allo stesso modo le sue cime sono meno compatte e più allungate rispetto alla sua corrispondente indiana.
Infine, come andremo ad approfondire più avanti, gli effetti della canapa indiana sono più stimolanti di quella indiana la quale viene utilizzata come rimedio contro l’insonnia proprio per le sue forti proprietà narcotizzanti.
Effetti canapa Indiana
La canapa indiana è una delle varietà di canapa che viene maggiormente utilizzata nell’industria cosmetica proprio grazie alle sue potenti qualità terapeutiche. Questo tipo di cannabis, così come quella indiana, ha dei grandi concentrati di CBD, cannabidiolo, il cannabinoide che favorisce le proprietà terapeutiche. Tuttavia è possibile trovare anche canapa indiana con effetti psicoattivi, cioè ricca di tetracannabinolo (THC). Questo secondo cannabinoide è molto potente e, qualora venga assunto in quantità importanti da un soggetto molto sensibile, potrebbe avere degli effetti indesiderati.
Effetti desiderati
Nel caso di assunzione di canapa indica con un alto concentrato di CBD e priva di THC, sarà possibile godere dei tipici effetti terapeutici di questo cannabinoide, tra i quali ricordiamo:
- Effetto antinfiammatorio: tra gli effetti più ricercati da sportivi o da chi semplicemente soffre dei classici dolori muscolari- articolari(come cervicale e sciatica). Grazie a questo effetto, la canapa indiana viene considerata come un’opzione eccellente da pazienti affetti da osteoporosi o sclerosi multipla.
- Effetto anti stress: un effetto ricercato soprattutto da chi ha una vita frenetica e vuole rallentare il ritmo di tanto in tanto il fine settimana o la sera quando torna a casa.
- Riduzione della nausea: questa proprietà rende la marijuana una delle alternative naturali per combattere la nausea dovuta a trattamenti aggressivi come la chemioterapia.
- Stimolazione dell’appetito: il CBD e il THC sono tra i principi che generano maggiormente appetito. Per questo, considerati un’opzione nelle terapie contro l’anoressia.
- Effetto energizzante : l’effetto energizzante è una di quelle caratteristiche che differenziano la canapa indica dalla sativa. Questa proprietà è l’ideale per i creativi che vogliono prendersi un momento per spiegare le ali dell’immaginazione.
Effetti indesiderati
Gli effetti negativi relazionati alla pianta di canapa indica, sono per la maggior parte relazionati ad un’alta quantità di THC. Questo cannabinoide infatti, è noto per i suoi effetti psicoattivi che possono essere piacevoli come euforia e rilassamento ma anche indesiderati.
Tra gli effetti che si presentano solitamente se assunto THC in grandi quantità ricordiamo:
- Distorsione della percezione spazio temporale
- Attacchi di ansia e paranoia
- Attacchi di panico
Come già accennato si tratta di effetti che si presentano nel caso di un consumo massivo su una persona con poca tolleranza al tetracannabinolo. Ovviamente oltre a questo ci sono una serie di fattori come: ambiente nel quale ci troviamo, contesto e assunzione di alcool che possono influenzare gli effetti della canapa. Per questo si consiglia sempre di considerare tutte queste varianti prima di assumere canapa indiana psicoattiva.
Legalità e forma di assunzione
La canapa indiana, e con essa quella sativa, attualmente in Italia, e in quasi tutta europa è legale con un basso contenuto di THC (circa il 0,2%). Questo tipo di canapa sativa, come già accennato in precedenza, viene utilizzata per la composizione di alcuni prodotti che sono pensati anche e soprattutto per i non fumatori. Tra questi prodotti a base di canapa CBD legale troviamo:
- Olio CBD: un olio a base di marijuana priva di effetti psicoattivi con applicazione topica, ideale per dolori muscolari e articolari. Grazie alla pratica consistenza di quest’olio, viene spesso impiegato per ricette cannabiche come tisane o latte.
- Crema CBD: la crema a base di CBD è un vero e proprio portento per gli sportivi che vedono alleviati in maniera veloce e naturale i crampi provocati dall’esercizio fisico.
- Caramelle gommose : una delle novità del mercato cannabico che ha fatto impazzire gli amanti del CBD. Grazie a queste caramelle gommose a base di olio di canapa sarà possibile godere dei benefici della marijuana CBD insieme a sapori fruttati e dolci.
Conclusioni
La canapa indiana è quindi come abbiamo visto un’alternativa naturale molto utile per gestire disturbi quali insonnia e dolori muscolari, oltre che un ottimo stimolatore di creatività. È importante in ogni caso, prima di acquistare o consumare la canapa indiana, di informarsi sulla normativa vigente di quest’ultima nel paese dove ci troviamo. Al giorno d’oggi infatti la canapa è ancora un grande dibattito per molti paesi che cercano un equilibrio tra la canapa a base di CBD e la psicoattiva ancora illegale in parte dell’Unione Europea.