L’oidio è un fungo che può diffondersi molto rapidamente in una coltura di cannabis e danneggiare seriamente le piante. Inoltre, se colpisce le cime e vengono fumate, può causare danni ai polmoni. Per questo motivo è importante identificarlo ed eliminarlo il prima possibile. Di seguito vi spieghiamo come eliminare l’oidio con l’acqua ossigenata e utilizzarla correttamente sulle piante.
Cos’è l’oidio
L’oidio è un temibile fungo arrivato nella penisola nel 1851, proveniente dall’Inghilterra e dalla Francia. Da allora è diventato l’incubo dei coltivatori, in quanto può causare gravi danni a qualsiasi piantagione, sia essa all’aperto, al chiuso o in serra. Un’umidità superiore al 70 % e una temperatura tra i 15 e i 35 ºC sono le condizioni necessarie all’oidio per svilupparsi rapidamente.
Come riconoscere
Prima che i sintomi della malattia compaiono sulla pianta, si possono notare delle macchie vescicolari sulle foglie. Queste vescicole daranno poi origine a una polvere bianca molto facile da identificare. È abbondante, come se fosse stata spruzzata sulla foglia. Esiste un altro fungo chiamato peronospora, molto simile all’oidio, anche se si tratta di funghi diversi. L’oidio si manifesta di solito sulla parte superiore della foglia, mentre la peronospora colpisce di solito la parte inferiore.

Tipi di oidio
Le specie di oidio sono numerose e spesso specifiche di una particolare coltura. Per esempio, ci sono oidio che colpiscono solo la vite o alcune varietà di cavoli. A volte sono così esigenti che possono persino distinguere tra i vari ceppi. Ad esempio, esiste un tipo di oidio che colpisce i cereali, ma può scegliere come ospite solo il grano o la segale, ma non entrambi.
I ceppi che colpiscono la cannabis sono Leveillula taurica e Sphaerotheca macularis. Quest’ultima utilizza anche altri ospiti come la fragola e il luppolo.
Come avviene l’infezione da oidio
Le spore cadono sulle foglie di cannabis e, se sono presenti le giuste condizioni di temperatura e umidità, possono germinare. Quando germina, la spora sviluppa un filamento che penetra nella foglia e si nutre delle cellule della pianta. Man mano che cresce, forma altri filamenti e, dopo un po’ di tempo, anche organi riproduttivi che rilasciano nuove spore, che a loro volta colonizzano la pianta.

Le spore dell’oidio hanno bisogno di umidità per germinare, ma per crescere devono essere asciutte le foglie. Ciò significa che c’è più rischio di diffondere l’infezione durante i periodi caldi e secchi, quando al mattino si forma la rugiada sulle piante.
Pericoli dell’oidio sulla pianta di cannabis
Un’infezione da oidio indebolisce la pianta perché priva le foglie di tutte le sostanze nutritive e provoca stress, bloccando la crescita e la fioritura. Inoltre, influisce sulla qualità e sul sapore del raccolto. Le gemme colpite da questo fungo non possono essere fumate perché rappresentano un grave rischio per la salute delle vie respiratorie.
Come eliminare l’oidio con l’acqua ossigenata
Esistono diversi modi per eliminare l’oidio, ma uno dei più semplici ed economici è quello di utilizzare un prodotto che tutti abbiamo in casa: l’acqua ossigenata.
Per farlo abbiamo bisogno di perossido di idrogeno al 3 %, il che significa che in un litro di soluzione ci sono 970 millilitri di acqua distillata e 30 millilitri di H₂O₂. È importante utilizzare questo volume, perché se è superiore a questo, può causare danni alla pianta. Per combattere ed eliminare l’oidio con l’acqua ossigenata, mescolata con acqua in un rapporto di 1:3 (una parte di acqua ossigenata per tre parti di acqua). Quindi spruzzate questa soluzione sulle parti colpite.
Oltre a eliminare l’oidio con l’acqua ossigenata, possiamo usare questo prodotto anche per innaffiare le piante. Questo aiuta a mantenere le radici in buone condizioni. Si consiglia di diluire l’acqua ossigenata in 1 litro d’acqua e di innaffiare le piante. Lasciare poi asciugare completamente il terreno fino all’annaffiatura successiva.

Come funziona il perossido di idrogeno
Questo prodotto di uso comune aiuta a eliminare l’oidio su tre fronti diversi:
- Proprietà antimicotiche: Il perossido di idrogeno agisce rilasciando ossigeno attivo, che ossida le cellule fungine e le distrugge. Questo danneggia la parete cellulare del fungo e ne impedisce la diffusione.
- Pulizia delle spore: Le spore dell’oidio sulla superficie fogliare vengono uccise dal contatto con il perossido di idrogeno, riducendo la capacità del fungo di riprodursi.
- Miglioramento dell’ossigenazione: Oltre a combattere il fungo, l’acqua ossigenata può giovare alla pianta aumentando l’ossigenazione dell’ambiente radicale, se usata correttamente.
Misure preventive
Come possiamo vedere, l’oidio può essere eliminato con l’acqua ossigenata, ma è sempre meglio adottare misure preventive, perché questo fungo può creare veri e propri disastri. Esistono una serie di linee guida che possiamo seguire per evitare il rischio di comparsa di questa malattia nelle nostre colture.
- Mantenere sempre la pulizia, eliminando i residui delle colture e i detriti domestici secchi.
- Nelle coltivazioni indoor si raccomanda di non entrare con abiti da strada e di lavarsi accuratamente le mani prima di toccare le piante.
- Mantenere l’umidità al di sotto del 60 %.
- Fare attenzione a non esagerare con l’azoto (l’oidio ama le piante con eccesso di azoto).
- Mantenere una buona ventilazione nell’area di coltivazione e tra le piante.
- Mantenere i vasi puliti e disinfettati.
- Monitorate e tenete a bada insetti come mosche bianche e afidi, che possono portare con sé le spore.
- Utilizzate di tanto in tanto un fungicida per l’oidio. Esistono fungicidi biologici come i tricotteri, che mantengono la pianta naturalmente protetta dai funghi.
È fondamentale identificare ed eliminare l’oidio il prima possibile, perché oltre a rappresentare una grave malattia per la pianta di cannabis, le sue spore possono essere un pericolo per le persone che le inalano.